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29/10/2019 19:30:00

Acqua, acquedotto, rifiuti e porto: chi bara?

 Ci siamo ancora una volta: la perseveranza è una virtu’. Lo sanno bene all’ufficio acquedotto di Marsala. Si erano già fatti una una bella pubblicità qualche anno fa, ma la gente dimentica in fretta, meglio ripetere la sceneggiata, anche per i nuovi utenti marsalesi. Di cosa si tratta? Ma dei pagamenti che a loro non risultano…ed ecco allora l’occasione per minacciare gli utenti: se entro trenta giorni non salderà l’importo dovuto ecc. ecc. Io li vedo i miei concittadini rovistare nei cassetti, nei meandri del pc, in cerca della prova che l’importo dovuto non è dovuto, in quanto già pagato alla scadenza prevista. Anche io ho dovuto sobbarcarmi a tale compito, ho dovuto prima ritirare la raccomandata in giacenza alla posta, ma dopo qualche oretta ecco l’agognata ricevuta da sbattere sotto il naso del primo impiegato che mi riceverà all’ufficio acquedotto. Ma vedo anche richieste relative al 2011 : e la prescrizione è stata abolita? Signori miei, abbiate rispetto per le persone. Possibile che non basta pagare le imposte, ma bisogna stare sempre sul chi va là, custodendo le ricevute come preziose reliquie? 

Personalmente aspetto anche che si risolva al piu’ presto il problema del ritiro dei rifiuti organici: paghiamo una tassa molto salata e riceviamo un servizio poco decente. La miopia è la malattia dei nostri politici che non sanno programmare nemmeno il breve futuro di un decennio. All’improvviso scompare dalla stampa ogni riferimento alla Sicilfert, che sembrava avesse ripreso a funzionare. Scompaiono i padrini del porto pubblico e di quello privato. Facciamocene una ragione, qualcuno bara sulla nostra pazienza di cittadini. Ma fino a quando?

Franco D’Amico