“Noi non possiamo fare nulla. I cani? Se lei non si prende cura di loro verrà denunciato”. Questa La risposta che un operatore della polizia municipale di Trapani avrebbe dato ad un abitante della frazione di Salingrande che aveva richiesto l’intervento di una pattuglia.
La moglie aveva ritrovato una cagnetta con i suoi sei cuccioli abbandonati in un canale della piccola contrada e il marito, pertanto, temendo per l’incolumità degli animali - il canale, infatti, si stava riempiendo d’acqua considerata la pioggia battente di questa mattina - ha chiamato i vigili urbani.
Dopo un consulto tra polizia locale e assessore comunale Ninni Romano, l’operatore ha telefonato al cittadino: “L’affidamento è obbligatorio. Ai cani, pertanto, deve provvedere lei”.
Una situazione kafkiana risolta dall’intervento di Enrico Rizzi, responsabile del Nucleo operativo italiano tutela animali: “Non vi è alcun obbligo del cittadino di recuperare gli animali rinvenuti sul territorio. L’obbligo di legge c’è ed esiste da ben 20 anni per il Comune”.
Nel frattempo, a Salinagrande è giunta una pattuglia di vigili urbani. “Gli agenti intervenuti – sottolinea Rizzi – sono stati bravi. Conoscendo perfettamente la normativa non hanno obbligato il cittadino a prendere gli animali”. Grazie poi all’intervento di un volontario della Lega per la difesa del cane, Balducccio Ferlito giunto a Salinagrande con il suo presidente Antonino Giorgio, la cagnetta e i suoi cuccioli sono stati trasferiti nell’ambulatorio veterinario di via Tunisi. E qui un’amara sorpresa: l’ambulatorio, infatti, è stato “visitato” dai ladri che oltre a mettere a soqquadro il locale si sono impossessati dei condizionatori.