Una legge regionale inapplicata da circa 12 anni e la conseguente protesta di un'intera categoria di lavoratori sta rischiando di paralizzare buona parte del settore Beni culturali in Sicilia, con grave danno per i cittadini e per l'immagine della Regione.
È in corso, infatti, lo stato di agitazione del personale assunto con la legge 24 del 2007, i cosiddetti «catalogatori», che da anni oltre ai propri compiti, svolge molte altre mansioni nell'amministrazione regionale (vincolistica, sanatorie, pareri e, persino, ricevimento al pubblico). Assunti con contratto a tempo indeterminato alla Sas, secondo la legge del 2007 dovrebbero ora essere immessi in ruolo presso il Dipartimento per i Beni culturali della Regione siciliana. Ma la norma è rimasta fino a oggi inapplicata.
L'appello che sindacati e lavoratori rivolgono al presidente della Regione è quello di proseguire sulla via tracciata dall'assessore Sebastiano Tusa. «Tusa aveva prodotto una relazione tecnica con cui illustrava il percorso per trasferire il personale catalogatore dalla Sas alla Regione».