A Campobello di Mazara non sorprende più nessuno che appalti, affidamenti e lavori vengano svolti da soggetti indagati per reati gravi quali mafia e favoreggiamento.
Effettivamente se si pensa che ci sono direttamente consiglieri comunali indagati per intestazione fittizia di beni o fratelli di consiglieri comunali condannati per mafia e droga, allora tutto può essere concesso.
Avevamo già raccontato in un’altra puntata di storie oscure campobellesi i lavori effettuati negli impianti di illuminazione della ditta di Paolo De Santo che riceveva dal comune affidamenti diretti per ripristare e manutere gli impianti di illuminazione pubblica senza gara o pubblico incanto .
Peccato che De Santo viene arrestato nell’operazione antimafia “Mafia Bet” insieme a Giacomo Barbera e qualche giorno dopo l’arresto dell’ex deputato regionale Paolo Ruggirello. Secondo gli inquirenti tra una lampadina e l’altra del comune si prodigava a far arrivare denaro a parenti di boss in carcere al 41bis.
L’operazione di qualche giorno fa che ha scoperchiato la pentola dello spaccio internazionale di droga che avrebbe come base Campobello di Mazara e noti personaggi del posto ha visto indagato un altro candidato al consiglio comunale non eletto nelle file del sindaco Castiglione, tale Gaspare Bono.
Bono con i suoi 167 voti ha contribuito all’elezione dell’attuale Sindaco ma sarebbe indagato dalla procura antimafia di Palermo, che ne ha richiesto l’arresto ma rigettato del GIP, per favoreggiamento personale aggravato. Secondo i Pm faceva da tramite nella sua stazione di riferimento Q8 in Viale Risorgimento, a pochi passi dalla stazione dei Carabinieri del luogo, dove si incontravano i presunti trafficanti di droga tra cui l’ex avvocato Messina e Giacomo Tamburello entrambi arrestati.
E mentre il Sindaco Castiglione diffondeva il comunicato di congratulazioni per la brillante operazione antidroga condotti dagli inquirenti, si scopriva che il comune ha affidato direttamente e senza gara alcuna il servizio di rifornimento di mezzi comunali e non proprio all’indagato del giorno: Gaspare Bono.
Le determine comunali di pagamento delle fatture del servizio erogato da Bono sono dell’ottobre del 2016 per un importo di euro 4.098,11 oltre euro 901,58 di Iva, e del Gennaio 2017 per euro 3.688,50 oltre 811,74 di Iva.
Non sappiamo se ci sono allo stato altre determine di pagamento poiché il sito del Comune di Campobello in barba alle leggi sulla trasparenza non pubblica tutti gli atti che dovrebbero essere a conoscenza dei cittadini e che la legge prescrive come indispensabili ai fini dell’attuazione del principio di trasparenza e buon andamento della pubblica della pubblica amminstrazione.