È nato Gesù e anche la suggestiva capanna del “Villaggio di Betlemme” di Castelvetrano si è animata con la Madonna e San Giuseppe, il bue e l’asinello.
Il presepe vivente – ospitato nel Parco fattoria “Rosario Carimi” sulla Sp25 a Castelvetrano, realizzato da Filippo Carimi in memoria del figlio morto a soli 14 anni per un tumore – ieri sera ha fatto registrare il record di visitatori dal giorno d’apertura per questo Natale 2019.
I visitatori (adulti e bambini) sono stati 1.100, provenienti dalle province di Trapani, Palermo e Agrigento. Un percorso suggestivo lungo il parco di 17.000 metri quadri con 400 animali e più di 100 figuranti. Tra di loro anche alcuni artigiani di professione. Come Giuseppe Lomanto, il maniscalco, ossia colui che si occupa del pareggio e ferratura del cavallo. Il giovane marsalese questo mestiere lo fa di professione e al Villaggio lo mette in pratica facendolo conoscere al pubblico. Ma anche Riccardo Bua, 40 anni, sugheraio artigiano per tradizione. La sua location è una capanna, un piccolo tavolo e poi gli attrezzi poveri del lavoro: il coltello del nonno, una pietra per affilare e le lastre di sughero.
Riccardo Bua è la quarta generazione di una famiglia dedicata da duecento anni alla raccolta e lavorazione del sughero a Castelvetrano. A metà percorso c’è anche la capanna con drappi e tappeti, dove alloggiano i tre re magi, che il giorno dell’Epifania si sposteranno in corteo – con due cavalli e il cammello Saddam – verso la grotta. Il Villaggio di Betlemme rimarrà aperto anche domenica 29, dalle 17,30 alle 20,30 (ultimo ingresso ore 20). Si replica anche domenica 5 e lunedì 6 gennaio 2020. Biglietti: 7 e 5 euro con degustazioni comprese.