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05/01/2020 06:00:00

Volare da e per la Sicilia, ecco le novità introdotte con le "tariffe sociali"

 Studenti universitari fuori sede, disabili gravi, lavoratori la cui sede di lavoro è fuori dalla Sicilia, con un reddito inferiore ai 20mila euro annui e chi deve spostarsi per ragioni sanitarie avendo un reddito inferiore ai 20mila euro annui.

Sono queste le quattro le categorie di persone beneficiarie delle "tariffe sociali" per i biglietti aerei da e verso la Sicilia voluti dal viceministro dei Trasporti Giancarlo Cancelleri. Decisione presa per contrastare il caro voli, in particolare nel periodo estivo e natalizio.

Sono 25 i milioni di euro inseriti nella legge di bilancio, votata dal parlamento due settimane fa, quale stanziamento per queste "tariffe sociali" la cui entità sarà stabilita da un decreto del ministero dei Trasporti entro sesssanta giorni dall'approvazione della legge finanziaria

In Gazzetta Ufficiale si legge che per ogni biglietto acquistato sarà riconosciuto un contributo, «al fine di garantire un completo ed efficace sistema di collegamenti aerei da e per la Sicilia che consenta di ridurre i disagi derivanti dalla condizione di insularità, e assicurare la continuità del diritto alla mobilità».

Il viceministro Cancelleri: «Non sappiamo esattamente il numero di chi viaggia per ragioni sanitarie né quello degli studenti che, grazie a questo incentivo, sicuramente andranno più spesso a casa. Quindi partiamo col 30 per cento, poi vedremo. Ogni siciliano che rientra nelle quattro fasce dovrà registrarsi sul sito dell'Enac e riceverà un codice identificativo da inserire poi ogni volta che si acquisterà un biglietto di una qualunque compagnia, che a sua volta applicherà lo sconto». Resta da verificare se le compagnie potranno aumentare i costi dei biglietti, sterilizzando gli sconti: «No - assicura Cancelleri -, dovranno presentare in anticipo piani tariffari a cui applicare gli sconti. Noi calcoliamo che almeno 200 mila siciliani potranno viaggiare usufruendo degli sconti. Sappiamo che mediamente i biglietti venduti agli studenti fuori sede sono 50 mila e 25 mila quelli ai lavoratori emigrati. Tutto dipende da quanti saranno i viaggi per motivi sanitari. Ma siamo convinti che il budget sarà sufficiente».

Sul caro voli per la Sicilia che va avanti da tempo c'è stato a novembre l'intervento del presidente della Sicilia Nello Musumeci che aveva scritto al ministro dei Trasporti Paola De Micheli, ma anche l'esposto di CODACONS alla procura di Catania. Sui principali scali siciliani volano Ryanair e Alitalia e ad agosto e a fine dicembre la richiesta così alta fa aumentare il prezzo dei biglietti fino a superare 300-400 euro a tratta.

Continuità territoriale - La soluzione dunque potrebbe essere la “continuità territoriale”, come avviene in Sardegna, introducendo cioè tariffe aeree fisse per i residenti regolamentate da bandi pubblici. Le risorse da stanziare per mettere a punto la continuità territoriale in Sicilia, però, dovrebbero essere molto più alte rispetto ai 25 milioni stanziati per le tariffe sociali. Partire da Comiso e Trapani dovrebbe avvenire a prezzi forfettari. Per garantirle sono necessarie due gare d'appalto per assicure i collegamenti a prezzi ridotti con i 48 milioni di fondi pubblici, 32 messi dallo Stato e 16 dalla Regione. Il ministro Cancelleri afferma che c'è ancora da vincere qualche perplessità dell'Ue sul rischio di violare le norme sulla libera concorrenza.