Il Movimento Cinque Stelle non gode certo di ottima salute. Se a livello nazionale i dissidi interni hanno portato Di Maio a lasciare la guida del movimento, anche in Sicilia la situazione non è delle più rosee. E all'Ars sembra esserci un clima sicuramente non idilliaco. Lo conferma il deputato di Mazara del Vallo Sergio Tancredi che sull'esercizio provvisorio non si è schierato contro l'esecutivo.
"Stop ai no, pensiamo alla Sicilia - afferma Trancredi in una intervista a LiveSicilia. È così da mesi. Da tempo segnalo questo tipo di problemi". Le tensioni e le divisioni che scorrono all'interno della pattuglia grillina dell'Ars sono saltate all'occhio in occasione del voto sull'esercizio provvisorio: in sei, compreso Tancredi, non si sono schierati apertamente contro il documento del governo. "All'Ars c'è il rischio di una scissione, da mesi avverto i miei colleghi che il tempo della campagna elettorale è finito e che bisogna rimboccarsi le maniche per risolvere i problemi dei siciliani".
"C'è un gruppo che pensa di votare 'no' davanti a qualsiasi provvedimento e che ha chiuso le porte a ogni tipo di ragionamento o dialogo su temi che interessano la Sicilia. È un atteggiamento miope e senza prospettiva politica- continua Tancredi -. Siamo al 50% dei deputati. Da diversi mesi circa la metà dei parlamentari M5s ha assunto questo atteggiamento ed è un muro contro muro intollerabile. Tancredi si dice davvero preoccupato e teme si possa arrivare ad una divisione.