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31/01/2020 10:47:00

Altra carneficina in Sicilia: uccide la ex e la figlia, poi si suicida

 Tragedia la scorsa notte a Mussomeli, in provincia di Caltanissetta. Un giovane di 27 anni ha ucciso l’ex di 48 anni e la figlia di lei, anche lei di 27 anni.

Poi si è tolto la vita.

Le indagini sono condotte dai carabinieri della compagnia di Caltanissetta, guidata dal comandante Baldassare Daidone.

Il giovane avrebbe voluto riallacciare la relazione con la donna per questo ieri si è presentato a casa di lei. Era armato di pistola e ha sparato contro le donne. Poi si è tolto la vita.

Michele Noto, questo il nome dell’uomo, ha ucciso Rosalia Mifsud di 48 anni e la figlia Monica Diliberto, di 27.


All’origine della tragedia pare ci fosse una relazione iniziata e poi interrotta dalla donna. Il giovane dopo la mezzanotte, avrebbe sfondato la porta dove abitavano madre e figlia, in via Santa Maria Annunziata, e avrebbe aperto il fuoco prima contro la 48enne per poi rivolgere la sua rabbia contro la figlia di quest’ultima. Alla fine avrebbe rivolto la rivoltella verso se stesso, uccidendosi.

 

Questa, almeno, la ricostruzione a caldo da parte dei carabinieri che conducono le indagini sulla tragedia. L’omicida deteneva regolarmente la pistola con cui ha sparato perchè aveva un regolare porto d’armi sportivo.

A scoprire i corpi sembra sia stato un altro figlio della donna. Rosalia Mifsud, di 48 aveva avuto la figlia Monica Di Liberto, di 27 anni, da un precedente matrimonio.

Il duplice omicidio, seguito da un suicidio, si è consumato in un'abitazione del centro storico. I carabinieri e il personale del 118 sono stati allertati subito da un vicino che ha udito gli spari. Ma quando i militari sono giunti sul luogo del delitto i tre erano già privi di vita. Gli investigatori sono al lavoro per determinare l'esatta dinamica e il movente, forse passionale, del duplice femminicidio.

 

Secondo una prima ricostruzione Noto cercava di riallacciare la relazione con la donna, ma lei non voleva. Intorno alla mezzanotte il raptus di follia, il giovane sfonda la porta dell'abitazione dove abitavano le due donne, in via Santa Maria Annunziata, e fa fuoco prima verso la ex, poi rivolge l'arma contro la figlia di quest'ultima, avuta da un precedente matrimonio. Infine si uccide. I tre corpi senza sono stati scoperti da un altro figlio della donna. Il 27enne ha usato una pistola che deteneva regolarmente perchè aveva un porto d'armi sportivo. I carabinieri nella casa hanno trovato un cuscino usato dal killer per cercare di silenzare i colpi di pistola.


Noto, che non aveva precedenti, lavorava saltuariamente per un'impresa di onoranze funebri. I militari hanno anche appurato che la donna non aveva mai sporto denuncia per molestie.