Il corpo era sul letto matrimoniale. Sembrava dormisse. Ma era morto. Era piena di lividi, ferite.
In casa, l'inferno. Sangue dappertutto. Macchie in cucina, nella stanza da letto, in bagno.
E' stata picchiata per tre giorni, Rosalia Garofalo, 54 anni. Picchiata selvaggiamente, dal marito Vincenzo Frasillo, 53 anni. Nella casa che avevano preso in affitto da poco, in Via Calypso, periferia di Mazara del Vallo. Una villetta isolata, dove i due vivevano tra mille difficoltà. Entrambi disoccupati, andavano avanti grazie al reddito di cittadinanza. L'unico figlio era fuori Italia, per lavorare.
Il massacro è cominciato lunedì sera. E' terminato solo mercoledì, all'ora di cena, quando Vincenzo si è accorto che Rosalia stava male, probabilmente era già morta (lo stabilirà con esattezza l'autopsia). Ha chiamato i soccorsi. Agli operatori del 118 si è presentata una scena da film horror. Hanno subito chiamato la polizia. Lui ha in pratica confessato dopo poco tempo.
La coppia era sposata da trenta anni. Trenta anni di violenze e sevizie che Rosalia aveva anche denunciato, salvo poi pentirsi e ritornare sempre dal suo carnefice, forse perché nessuno l'ha mai aiutata davvero. Di recente aveva avviato l'iter per la separazione.
Assurdo il motivo del massacro: la gelosia. "Mi tradiva in continuazione - ha detto Frasillo - con uomini che si nascondevano tra i vitigni e aspettavano che io uscissi per entrare in casa".
Qui un altro approfondimento sulla vicenda.