Il Tribunale dei ministri di Palermo ha chiesto al Senato di processare Matteo Salvini. L’accusa: sequestro di persona, aggravato dalla presenza di minori non accompagnati a bordo, e omissione di atti d’ufficio per aver impedito alla nave della Ong spagnola Open Arms di attraccare a Lampedusa lo scorso agosto.
La nave aveva soccorso 151 naufraghi e Salvini, allora ministro dell’Interno, vietò lo sbarco per 19 giorni. Il Tar del Lazio aveva poi sospeso il divieto ma c’era voluta un’altra settimana, dopo la sentenza, perché i le persone potessero scendere a terra.
Reazione di Salvini: «Ormai le provano tutte per fermare me e impaurire voi: vi prometto che non mollo e non mollerò, mai».
«È la terza volta che i senatori sono chiamati a decidere se dare il via libera a un processo a Salvini. La prima risale al marzo 2019, quando il leader della Lega era ancora ministro degli Interni nel governo gialloverde. In quell’occasione, il Senato negò l’autorizzazione a procedere per la vicenda Diciotti, rimasta per cinque giorni nel porto di Catania con a bordo 177 persone, nell’agosto 2018. La seconda, una decina di giorni fa. Cambiata la maggioranza è cambiato anche l’esito in giunta per l’autorizzazione a procedere, che ha votato per il processo, decidendo sul caso Gregoretti: 135 immigrati che, nel luglio 2019, non vennero fatti sbarcare dalla nave militare che li aveva soccorsi al largo di Lampedusa. Su questa vicenda, il 12 febbraio ci sarà l’ultimo passaggio parlamentare dell’Aula del Senato. “Io chiederò di andare a processo”, ha ribadito Salvini» così il Messaggero.