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05/02/2020 09:45:00

Mazara, oggi i funerali di Rosalia Garofalo. Il marito resta in carcere

 Mentre anche a Sanremo 2020 arriva il tema del femminicidio (qui il nostro articolo) oggi a Mazara è lutto cittadino. Si terranno, infatti, questa mattina, i funerali di Rosalia Garofalo, massacrata di botte dal marito (ne abbiamo parlato qui).

Il Sindaco di Mazara del Vallo Salvatore Quinci ha proclamato il lutto cittadino.

La decisione del Sindaco Quinci di proclamare il lutto cittadino “per manifestare in modo tangibile e solenne il cordoglio e la solidarietà della Città alla famiglia di Rosalia Garofalo” è stata anticipata al Prefetto di Trapani.

Il Comune si farà carico anche delle spese funebri “considerato che questo avvenimento ha profondamente turbato l’intera comunità mazarese che ribadisce il proprio sdegno e condanna ogni forma di violenza in generale e sulle donne in particolare”.

Con l’ordinanza di proclamazione del lutto cittadino e di esposizione negli edifici pubblici delle bandiere a mezz’asta, il Sindaco rivolge inoltre un invito alla cittadinanza: ad osservare nei luoghi di lavoro una pausa di silenzio durante le esequie, alla chiusura degli esercizi commerciali durante la cerimonia funebre.

Ai dirigenti scolastici viene inoltre rivolto l’invito a realizzare nella loro autonomia iniziative di sensibilizzazione sul tema della violenza sulle donne.

Resta in carcere il marito, Vincenzo Marcello Frasillo di 53 anni.

L’uomo è accusato di aver ucciso la moglie, Rosalia Garofalo di 52 anni, che già in più occasioni lo aveva denunciato per maltrattamenti, ma pochi mesi dopo le aveva rimesse volontariamente.

Fu Frasillo a chiamare i sanitari del 118 che constatata la morte chiesero l’intervento della polizia di Marsala che nell’immediato - su disposizione della Procura - dispose il fermo dell’uomo. Secondo il gip al momento del fermo non sussisteva alcun pericolo di fuga, ma l’uomo resterà in custodia al San Giuliano di Trapani per i «gravi indizi di colpevolezza» riscontrati.

Nel corso dell’interrogatorio Frasillo ha ammesso di aver picchiato la donna nella giornata di lunedì, raccontando anche di averle «proposto di andare in ospedale o di far venire un medico a casa, ma lei si è rifiutata».

Secondo i primi riscontri la donna venne invece massacrata di botte per tre giorni, sino a causarne la morte. Ieri il medico Paolo Procaccianti (Policlinico Giaccone di Palermo) ha eseguito l’esame autoptico. In questi giorni il pm Marina Filingeri ha interrogato alcuni dei familiari della donna, a partire da tre dei cinque fratelli, ed è stato ascoltato il figlio della coppia.