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06/02/2020 02:00:00

Immigrazione: nave Open Arms, i giudici: "Ecco perché Salvini deve essere processato"

Riguardo alla nave Open Arms il presidente del Consiglio non c'entra, così come più volte ventilato da Matteo Salvini nelle ultime settimane e dunque il reato ministeriale può essere attribuito solo all'ex titolare del Viminale. Il divieto di sbarco imposto a Open Arms non è stato un «atto politico» ma «un'attività amministrativa» svolta «nell'esercizio delle funzioni e dei poteri del ministro dell'Interno». Il tribunale dei ministri di Palermo, ipotizza a carico del leader della Lega un sequestro di persona. In maniera «certa e inequivoca».

Salvini avrebbe violato «le convenzioni internazionali, i principi che regolano il soccorso in mare e, più in generale, la tutela della vita umana». Sulla base di queste contestazioni, contenute nell'atto trasmesso al Senato dai giudici del capoluogo siciliano, l'assemblea di Palazzo Madama dovrà decidere se dire di sì o di no alla richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti dell'ex ministro dell'Interno. La giunta per le Immunità la esaminerà a partire da domani, per arrivare al voto il 27 febbraio. Successivamente la palla passerà all'aula. Che, se darà il via libera, consentirà il processo a Salvini. Giudizio che verrà celebrato a Palermo. Dalle tre giudici, titolari dell'inchiesta e del successivo processo, così come prevede la legge.

Salvini è  stato salvato al Senato, lo scorso anno, dalla richiesta di processo relativa alla vicenda Diciotti, in Sicilia - punto di approdo più vicino per le rotte dei migranti che partono dall'Africa - rischia ora un processo pure a Catania, per il mancato, tempestivo approdo della Gregoretti: lo stesso leader leghista aveva sollecitato il voto favorevole della giunta, che si era espressa in questo senso - in assenza dei rappresentanti della maggioranza - a pochi giorni dalle elezioni regionali in Calabria e Emilia Romagna.