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24/02/2020 06:00:00

Marsala 2020. Ombra e Carini ufficialmente fuori. La danza delle liste

Campagna elettorale già avviata per i candidati sindaci della città di Marsala, si limano le liste e si mettono in campo le migliori strategie e potenzialità.


Il fine settimana ha portato la certezza che Salvatore Ombra e Renzo Carini non parteciperanno, nessuna candidatura a sindaco per loro.
Rumors palermitani non scommettono fino in fondo sulla candidatura di Giulia Adamo, il 24 marzo è una data dirimente, nell’attesa i candidati al consiglio comunale si organizzano.
Chi sono?


Intanto bisogna sottolineare che alcuni consiglieri uscenti questa volta, dicono, si metteranno a disposizione del progetto politico preparando una lista ma senza candidarsi al consiglio comunale, magari poi avranno una nomina da assessore.
Perché in questa frenesia delle alleanze e delle coalizioni non può sfuggire la presenza di candidati per professione, consiglieri da anni, inchiodati a Sala delle Lapidi.
E’ il dramma della politica, quasi tutti e trenta i consiglieri sono candidati e chi decide di non farlo è perché cede il passo a qualcuno della famiglia.
A sostenere Massimo Grillo dovrebbero esserci sette liste, una sarà preparata da Nicola Fici, in cambio di un assessorato o della vice sindacatura che si contende con Enzo Sturiano. Il presidente del consiglio uscente, infatti, se presenterà una lista, che andrà a capeggiare, potrebbe ottenere la postazione da vicesindaco.
Sembra un concorso a punti.


Non saranno candidati, ma sono in appoggio a Grillo, Pino Milazzo e Flavio Coppola.
Qui viene il bello, i due sono imparentati perché i loro rispettivi figli, che non hanno mai fatto politica, sono fidanzati. Giovani universitari che i loro rispettivi genitori, consiglieri comunali uscenti, hanno deciso di candidare al consiglio.
E’ un vizio di famiglia quello dei Coppola, che ci hanno abituato a vedere a Palazzo VII Aprile zio e nipote, Alessandro, i due compari, Milazzo e Coppola senior, e ora si apprestano a varcare la soglia del consiglio i due fidanzatini, grazie ai voti dei genitori. Poi magari qualcuno, tra Pino Milazzo e Flavio Coppola, farà l’assessore e il quadro di famiglia è al completo. Manca la foto e la cornice.
Roba da prima Repubblica.
In appoggio di Grillo c’è pure il consigliere Antonio Vinci, aveva ancora i calzoni corti quando è entrato a Sala delle Lapidi ne uscirà con il bastone della vecchiaia.
Sette liste per ventiquattro candidati significano centosessantotto persone pronte a darsi battaglia, pochissimi volti nuovi.
L’elettore dovrebbe fare una prima scrematura scegliendo chi ha già un posto di lavoro e non si sostiene con la politica, chi non è uscente, chi si cimenta da neofita.


Sono stati cinque anni in cui il cittadino, a turno, ha dato la colpa prima all’amministrazione e poi al consiglio comunale, le elezioni servono non solo a rinnovare la carica di Primo Cittadino ma anche a selezionare il parterre dei consiglieri.
Diventerà Bellissima e ProgettiAmo Marsala faranno un’unica lista e sarà in sostegno di Grillo, tra i candidati dovrebbe trovare posto l’ex dirigente del Comune, Aldo Scialabba.
Forza Italia è spaccata, da una parte Stefano Pellegrino con Vito Cimiotta, ex Pd, che stanno allestendo la lista “Noi marsalesi” sempre in appoggio a Grillo, mentre il coordinatore provinciale Toni Scilla è per una lista pura con simbolo di partito in sostegno della Adamo.
Dalle parti di Agostino Licari, l’unico della giunta che può fronteggiare questa battaglia elettorale, le liste sono tre.
La consigliera Linda Licari ha lavorato ad una di queste, è stata presente in tutte le contrade limitrofe alla sua residenza e ha aumentato il consenso.


Si sta lavorando ad un rientro in coalizione di Daniele Nuccio, che così facendo rischierebbe molto meno.
Se andrà da solo, con una lista che magari capeggerà, rischia di non essere eletto nemmeno in consiglio comunale. L’accordo con Agostino Licari lo blinderebbe, difficile che vi rinunci. Le campagne elettorale oltre che ideologiche si contano poi con la forza numerica.
Sono queste tre le candidature a sindaco che tengono banco e che hanno la chance per potercela fare, le altre sono satelliti che o lasceranno lo spazio ad altri o si accoderanno alla candidatura più forte.


Dopo un anno di riunioni e di tavoli, organizzati per puntare al governo della città di Marsala, quindi la montagna ha partorito il topolino.
Passo indietro di Nicola Fici, spazio a Massimo Grillo.
Ritorna il tormentone del 2015, sarebbero sette le liste in appoggio a Grillo, come cinque anni fa, ma questa volta può contare sulla presenza di Enzo Sturiano, Oreste Alagna, la lista di Ignazio Chianetta con Arturo Galfano.
Il neo candidato, che ha tessuto bene la tela per tornare ad essere sulla cresta dell’onda, non metterà dentro né la Lega né Fratelli d’Italia ma la lista di Chianetta dovrebbe avere il simbolo di Ora Sicilia, il gruppo parlamentare all’ARS del giovane deputato Genovese, che certamente è molto vicino alla Lega.


È come dire non mangio riso ma basmati.
I numeri Grillo potrebbe pure averli, di fatto anche nel 2015 le liste erano 7, questa volta si vota con la nuova legge elettorale e vale il trascinamento.


Se riuscirà ad essere eletto a primo turno, con il 40%, avrà fatto bene i calcoli, in caso di ballottaggio la sconfitta sarà servita.
Chi sono al momento gli avversari? Giulia Adamo non accenna a ritirarsi, nonostante la sentenza del 24 marzo, va avanti e ha messo mano al programma che riguarda non solo il porto ( sembra parli solo di questo, come se la città non avesse altre emergenze e necessità).
I cittadini vorrebbero pure sapere cosa si intenderà fare per la viabilità, decoro, randagismo, politiche ambientali, culturali, turismo e sport. Solo per citarne alcune.
In molti danno la candidatura della Adamo come debole perché non godrebbe più del favore dell’opinione pubblica, che si è espressa più volte in maniera negativa sui social sulla sua persona, tuttavia gode sempre di uno scoglio duro di persone che sono pronte a battagliare per lei.

Non è ancora noto il nome del candidato sindaco del Movimento Cinque Stelle che con molta probabilità dovrebbe essere il consigliere uscente Aldo Rodriquez.
Al momento tengono banco le faide interne.
Sarà una campagna elettorale non scontata, la vittoria non è in mano a nessuno, l’amministrazione comunale non esce già perdente, per come molti spererebbero, si gioca la sua partita ad armi pari.