"Gli anni più belli" è quel genere di film che Muccino riesce a sostenere grazie al lavoro complesso e profondo che compone dietro ogni personaggio. C’è un grande rischio in questi film che si protraggono per molti anni (40 in questo caso), ed è quello che porta inevitabilmente a ellissi temporali molto lunghe.
Le ellissi sono periodi d’assenza che ovviamente non possiamo vedere, in cui i nostri personaggi sono evoluti, anche cambiati per certi aspetti perché maturati, ma devono avere il loro tratto distintivo invariato. Ed in questo Muccino è stato molto preciso. Ogni personaggio ha quella caratteristica che lo rende inconfondibile e per questo vero.
La storia ha come protagonisti un gruppo di 4 amici che sin dall’adolescenza fino all’età adulta si troveranno a incontrarsi e scontrarsi per motivi di vario genere, al centro della vicenda c’è l’amore di una donna (Micaela Ramazzotti), nonché parte del quartetto, e sarà proprio questa la causa scatenante di una serie di problematiche che porterà i protagonisti ad avvicinarsi o allontanarsi uno per uno. Una storia piacevole e interpretata da un cast decisamente all’altezza.
Voto: 5/5
di Giorgia Conigliaro