Corsa al governo della città di Marsala che è chiamata al voto il 24 maggio prossimo.
Si sgonfia la candidatura di Giulia Adamo che rischia di perdere in coalizione la componente di Fratelli d’Italia. La formazione che ha visto l’ingresso della consigliera Rosanna Genna potrebbe non essere in appoggio della Adamo (troppe le incertezze in merito alla sentenza del 24 marzo) ma andare in coalizione con il candidato sindaco Massimo Grillo.
C’è da capire se manterranno il simbolo di Fratelli d’Italia ovvero verrà chiesto loro di camuffarsi sotto la bandiera del civismo.
C’è chi, tra candidati al consiglio comunale e simpatizzanti della politica, sostiene che la candidatura di Grillo potrebbe risultare vincente a primo turno.
Al momento si parla di sette liste in appoggio, una preparata da Nicola Fici che a questo punto andrebbe a fare l’assessore. Enzo Sturiano si giocherà la sua partita da vice sindaco se allestirà una lista, se, invece, sarà un semplice candidato potrebbe giocarsi nuovamente la presidenza del consiglio. Anche se numerosi suoi attuali colleghi d’aula scartano questa possibilità, affermando che i cinque anni di presidenza di Sturiano non sono stati del tutto equidistanti ed equilibrati ma paragonabili ad una opposizione all’amministrazione comunale.
Se la Adamo rimarrà con la Lega e con Diventerà Bellissima di fatto risulterà una candidatura molto debole, al di là dei fedelissimi su cui può sempre contare.
Grillo dovrebbe iniziare a breve la sua campagna elettorale, nell’area del centrodestra c’è l’accettazione della sua candidatura perché non ce ne sono altre disponibili sul tavolo, un tavolo di moderati che continua a riunirsi con scarsi profitti ma soprattutto con l’incapacità di essere autodeterminanti.
In silenzio lavora il centrosinistra. L’amministrazione uscente aveva fatto un nome: Agostino Licari, attuale vicesindaco. Tuttavia si potrebbe optare per un ulteriore nome che metta insieme anime diverse e creare più di una difficoltà per l’ascesa di Grillo. Si tratta di Leo Giacalone, vice sindaco nella giunta guidata da Eugenio Galfano, nei primi anni duemila.
Giacalone farebbe rientrare nell’area molti scontenti di sinistra e del Pd che hanno guardato storto l’amministrazione uscente, farebbe rivedere i piani elettorali a molti amici che si ritroverebbero ad appoggiarlo.
Scenari ancora aperti, che non precludono la strada ad alcun candidato ma che prefigurano uno scenario elettorale di netto ritardo rispetto al 2015. E soprattutto con il riciclo di vecchi nomi che tornano sulla scena politica, sintomo di una città stanca che non sa rinnovarsi.
Ancora si discute sui nomi e sulle liste, il programma è diventato elemento secondario.
Continua la sua avanzata il candidato sindaco Mario Figlioli che nella giornata di domenica ha incontrato degli operatori del comparto agricolo ed edile delle contrade di Ciavolo, Strasatti, Santo Padre delle Perriere.
In quel contesto è stata presentata la lista civica e il programma di governo cittadino proprio negli aspetti dell’agricoltura e dell’edilizia.