Ha compiuto 24 anni la legge 109 per il riutilizzo dei beni confiscati alla mafia.
Una legge storica, che permette di dare alla collettività i beni dei mafiosi frutto di affari illegali.
Era il 7 marzo 1996, infatti, quando don Luigi Ciotti, presidente di Libera, presentava al presidente della Camera, un milione di firme per il riuso dei beni confiscati alla criminalità organizzata.
Una legge che unisce legalità e rilancio dei territori a forte densità mafiosa che permette di riconvertire i beni dei boss offrendo anche possibilità di lavoro. Beni che vengono gestiti da associazioni, cooperative sociali e organizzazioni del terzo settore. La legge 109 è la prosecuzione naturale della legge Rognoni-La Torre che introduceva il reato di associazione mafiosa e la possibilità di sequestro e confisca dei beni ai mafiosi.