#Io resto a casa è lo slogan che riecheggia nelle nostre teste; un monito, assolutamente necessario, che riguarda l’Italia intera, per fronteggiare il Coronavirus. Come non lo è per un adulto, non è semplice neanche per un bambino essere costretti a passare la propria giornata tra le quattro mura di casa. Gli adulti hanno dalla loro parte il raziocinio, i bambini la fantasia: li salva dalla noia e li fa crescere. E’ proprio sulla fantasia che bisogna giocare per inventarsi nuove attività ricreative. In questo periodo, senza precedenti chiusi nelle nostre case, non siamo più obbligati a correre, presi dai mille impegni che la vita quotidiana ci impone.
Possiamo dedicarci a fare cose che prima non avevamo il tempo di fare. Una di queste può essere, per coloro che sono genitori, i propri figli. E allora il tempo perduto, quello che si è fermato, può trasformarsi nel tempo ritrovato, quello dei giochi insieme tra grandi e piccini. Voglio dare loro qualche consiglio.: armati di un po' di volontà, tanta pazienza e un pizzico di fantasia si possono inventare dei giochi nuovi che stimolano la fantasia, l’apprendimento cognitivo ed emotivo dei propri figli.
Il tempo che i bambini passano vicino agli adulti, imitandoli è un ottimo sistema di apprendimento, si favorisce la motricità fine, quella generale e la relazione interpersonale; si può giocare a scoprire come farci aiutare dai bambini nelle situazioni quotidiane. Possiamo fargli preparare una polpetta, spremere un’arancia, tagliare una banana od un uovo sodo a pezzetti: pensiamo che soddisfazione avranno i bambini nel mangiare o bere qualcosa preparato da loro stessi.
Presi dall’incalzare del tempo, solitamente è nell’autonomia personale che i genitori, si sostituiscono ai bambini. Si può insegnare loro a vestirsi da soli, riscoprendo i passaggi insieme, giorno dopo giorno. Gli si può insegnare a mettere le scarpe nel modo corretto, a fare i nodi, bastano semplici stringhe colorate; si può iniziare con le scarpe con gli strappi, per passare a quelle da ginnastica. L’apprendimento dei primi concetti matematici come l’addizione o la sottrazione diventano facili come un gioco se si confezionano mucchietti di oggetti simili, come maccheroncini di pasta da infilare per costruire collane, braccialetti, oppure frutti di stagione da mettere in dei cestini
Si possono fare giochi che implicano il rapporto collaborativo tra persone, siano due o più fratelli, siano genitore e figlio, stimolando il movimento armonico, la socializzazione, la consapevolezza dell’ambiente circostante; giocando con la palla, palline di carta, con la corda, se si è in appartamento con vicini che potrebbero essere disturbati, si può confezionare insieme una palla di carta incerottata con lo scotch che farà meno rumore. Si possono costruire con delle scatole di cartone di diverse dimensioni casette, automobili, aeroplani, spade, corazze, elmi. Bastano forbici, nastro adesivo, colla per arrivare a confezionare un’automobile o un’astronave in cui sedersi per far finta di trasformarsi in piloti, astronauti, cavalieri e principesse.
Avendo più tempo a disposizione, si po' leggere loro storie, non in fretta, ma usando sfumature e cadenze diverse per i diversi personaggi, per rendere più fantastica e coinvolgente l’atmosfera. Si po' dedicare del tempo ad ascoltare musica, stimolandoli a danzare e cantare. Il movimento, la danza, imitando i passi della mamma e del papà, li indurrà ad essere armoniosi. Cantando, ascoltare e ascoltarsi, imparare piccole canzoncine, scoprire le rime, riprodurle insieme, aiuta anche a riprodurre bene i singoli suoni delle parole.
Dott. Angelo Tummarello
Pediatra di famiglia
Consigliere provinciale Federazione Italiana Medici Pediatri
Ricercatore e divulgatore scientifico
Marsala
Cell.360409851
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