Di Rossana Titone - Siamo chiusi in casa da un mese, si esce solo per necessità e per lavoro. Una vita stravolta, invertite le priorità e il senso di marcia.
In questo tempo dilatato in cui ancora oggi si contano i morti c’è qualcosa di cui nessuno parla: la natura si è ripresa quello che l’uomo ha sottratto in maniera irriverente.
Le tartarughe sulle spiagge indiane hanno iniziato a popolare la battigia e a deporre le uova, i canali di Venezia sono puliti, si vede il fondo, le lepri a Milano popolano i giardini.
Pezzi di natura che stanno facendo pace con quello che a loro è stato tolto.
La mano dell’uomo non è stata sempre caritatevole, non ha tenuto conto dell’ecosistema, non ha rispettato il mondo animale. Troppo presi dal Dio denaro che ci ha voluti consumisti e materiali, poco attenti a ciò che la natura ci suggeriva, ci sussurrava.
Abbiamo ucciso milioni di animali, abbiamo deturpato la natura, invaso spiagge con una cementificazione barbara.
Quando tutto finirà e lentamente torneremo alla normalità avremo imparato la lezione? Avremo imparato a rispettare l’altro? A rispettare la natura? A non deturparla? Avremo imparato a non sprecare cibo e risorse?
Oggi sono questi gli interrogativi che dobbiamo porci e a cui dare risposta immediata. Abbiamo riscoperto l’uso della cucina contro il cibo spazzatura a cui tutti ci siamo abbandonati.
Abbiamo sentito l’odore di buon cibo che invadeva i nostri condomini, nessun take-away. Abbiamo cucinato, sicuramente anche troppo, ma abbiamo messo fine al cibo pronto. Ne avremo guadagnato in salute e in risparmio, in qualità degli alimenti che si traduce in qualità della vita.
Cucinare, sperimentare, imparare, non sprecare sono verbi che dovremmo scrivere sul calendario, in agenda. Tutti i giorni.
Una nuova consapevolezza che non può lasciare spazio alle vecchie ed insane abitudini di prima.
Abbiamo sciupato occasioni, tempo, danaro, abbiamo rincorso vacue passioni e toccato con mano la drammaticità di una pandemia.
Non credo che le cose accadano per caso, il corso dell’esistenza è stato cambiato da una emergenza sanitaria che ha messo spalle al muro tutti noi.
Una nuova consapevolezza deve lasciare il posto alla strafottenza, nessuno più potrà pensare che siamo i padroni del mondo, quel mondo è una palla in cui siamo ospiti… talvolta pure indesiderati.