Lo spaccio ai tempi del coronavirus.
Spacciava cocaina lanciandola dalla finestra e facendo lasciare i soldi nella cassetta della posta. Ai tempi delle restrizioni legate al Coronavirus si era ingegnato così un uomo di 30 anni, arrestato da agenti della Polizia di Stato.
In particolare gli uomini della sezione antidroga della squadra mobile della Questura di Latina hanno effettuato un servizio di appostamento in una via periferica del capoluogo, seguendo i movimenti intorno ad un appartamento dove erano stati segnalate presenze sospette di persone.
Di lì a poco giungeva un’autovettura con a bordo due uomini, che sostavano di fronte all’abitazione segnalata e dopo qualche minuto, da una delle finestre della casa veniva lanciato in strada un involucro, immediatamente raccolto ed occultato in tasca da uno dei due soggetti in attesa. Quest’ultimo, prima di allontanarsi a bordo dell’auto con la quale era sopraggiunto, riponeva all’interno della cassetta postale, posta all’esterno dell’abitazione, alcune banconote.
A tal punto gli agenti hanno provveduto a fermare l’auto e controllare l’acquirente, indosso al quale è stato rinvenuto l’involucro lanciato in strada poco prima, consistente in una “pallina” contenente due grammi di cocaina.
Nella casa dalla quale era avvenuto il "lancio" c'erano altri 10 grammi della stessa sostanza, un bilancino elettronico di precisione e materiale per il taglio ed il confezionamento delle singole dosi. L'arrestato aveva messo a punto un formidabile stratagemma per continuare a spacciare droga ai suoi clienti abituali fidelizzati, senza incorrere nei controlli disposti a seguito delle restrizioni di movimento disposte con il decreto #iorestoacasa. I clienti ricevevano la droga lanciata dal balcone riponendo il corrispettivo in denaro (70 euro per due grammi di cocaina), nella cassetta della posta.
Lo spacciatore è stato arrestato per detenzione e spaccio di sostanza stupefacente ed associato presso la casa circondariale, mentre l’acquirente, a sua volta segnalato alla competente autorità in qualità di assuntore, è stato anche sanzionato insieme alla persona che lo aveva accompagnato, per violazione delle prescrizioni relative al contenimento dell’epidemia.