Assecondate le richieste delle organizzazioni sindacali della polizia penitenziaria. Saranno i prefetti a gestire l’emergenza Covid 19 nelle carceri siciliane. La conferma è arrivata dal presidente della Regione Nello Musumeci e dall’assessore alla Salute Ruggero Razza nel corso di un incontro, in videoconferenza, con i rappresentanti sindacali.
”Siamo soddisfatti – dichiarano Navarra (Sappe), Quattrocchi (Osapp), Veneziano UilPa e Ballotta (Fns-Cisl) e Spinelli (Fas-Cnpp) dall’efficacia e dall’efficienza del Governo regionale della Sicilia, che ha scelto in questo momento di grande emergenza al posto dell’arida comunicazione cartacea azioni concrete rispetto all’assordante silenzio e inerzia totale da parte del Provveditore Cinzia Calandrino a difesa di chi opera nelle trincee penitenziarie, nel manifestare la necessità di confermare quanto richiesto nei comunicati ufficiali è cioè di dare la cabina di regia ai Prefetti delle provincie, è solo per l’esigenza a dare una azione univoca nei 23 istituti penitenziari della regione, considerato che l’azione dell’Amministrazione Regionale è stata così disarticolata che nelle carceri siciliane vige un disordine unico, e solo la grande professionalità e l’equilibrio in questo momento di grande emergenza dei Poliziotti Penitenziari ha evitato l’espandersi di un possibile contagio
“Abbiamo inoltre chiesto - concludono i leader dei sindacati di polizia penitenziaria - di inserire nell’Ordinanza dell’Assessorato Regionale alla salute anche il personale dei Centri per la Giustizia Minorili, quindi alle strutture carcerarie minorili che insistono in tutta la regione, e considerato che i prelievi per i test sierologici al covid-19 ai detenuti li faranno direttamente in carcere, è meglio per velocizzare prevedere la stessa modalità per il personale di Polizia per evitare di affollare le strutture sanitarie esterne”.