Sarebbe stato un funerale con migliaia di persone, come capita nelle città siciliane quando una disgrazia enorme investe qualche famiglia. Invece, a causa del coronavirus, ci sarà solo una semplice benedizione della salma per salutare Agostino, il bambino di tre anni, morto sabato sera a Monreale, mentre giocava a casa.
Per la giornata di oggi, 20 Aprile 2020, l'Amministrazione Comunale ha proclamato il lutto cittadino. Un modo per essere vicini allo strazio della famiglia, non potendo essere fisicamente accanto a loro.
“Monreale ha perso un figlio. Non esistono parole per descrivere quanto accaduto. Soltanto domande alle quali non è possibile restituire risposte. Un dolore incommensurabile avvertito da una comunità che saprà stringersi attorno alla famiglia”, ha detto il sindaco Alberto Arcidiacono che ha annunciato la proclamazione del lutto cittadino.
Un semplice gioco si è trasformato in una trappola mortale per Agostino Mario Prestidonato, morto a causa del cordino di una tenda che lo ha strangolato.
Il piccolo, che era nella sua cameretta, era stato messo a letto dai genitori che stavano guardando la tv in salotto.
A un certo punto si è svegliato, mettendosi a giocare.
Il bimbo, riuscito a salire sul tavolo, sarebbe scivolato finendo su una mensola di marmo e rimanendo con la testa intrappolata nel cordino della tenda.
Un cappio mortale che lo ha soffocato senza dargli scampo.
Il padre lo ha trovato svenuto per terra e ha subito chiamato il 118.
I medici hanno cercato inutilmente di rianimarlo anche con la respirazione bocca a bocca, ma non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso.
Il padre, Antonio Prestidonato, è uno psicoterapeuta; la madre, Stefania, è una psicologa.