Molti siciliani rimasti senza reddito e senza lavoro a causa dell'emergenza attendono il pagamento della cassa integrazione in deroga. Lentezza e farraginosità della burocrazia hanno determinato un rallentamento dei processi di pagamento che non possono essere giustificabili. Migliaia di siciliani ridotti in condizioni drammatiche non possono più aspettare tempi biblici.
Eppure per Regione e sindacati va tutto a meraviglia.
I sindacati fanno asse con la Regione: non è vero che l'esame delle domande di cassa integrazione per la crisi generata dal Covid procedono a rilento. E non è colpa dei dipendenti della Regione ma della piattaforma.
La Cgil parla addirittura di "fermo apprezzamento per l’attività fin qui svolta in modalità smart working dai dipendenti, ai quali non può essere scaricata la responsabilità del ritardo che di fatto è riconducibile ad aspetti tecnici e telematici”.
“Non può essere colpevolizzato sempre e comunque l’apparato amministrativo – afferma il sindacato - le criticità certamente ci sono state, ma sono legate alla funzionalità della piattaforma che evidentemente non ha consentito inizialmente di dare fluidità all’esitazione delle pratiche. Superata quella fase, adesso il lavoro sembra essersi incanalato nel giusto binario, necessario per dare risposte veloci, concrete ed immediate ai lavoratori, per i quali il sostegno al reddito, in questa fase di grande emergenza sanitaria ed economica, risulta fondamentale".
"Interveniamo sulla cassa integrazione in deroga grazie agli innovativi strumenti di gestione del salario accessorio del Contratto collettivo regionale, approvato per iniziativa del Governo Musumeci. Stiamo già implementando le direttive per l'Aran (Agenzia per la rappresentanza negoziale) necessarie per usare le risorse disponibili e supportare così l’iniziativa dell’Assessorato regionale al Lavoro, impegnato nell'istruttoria delle istanze per la cassa integrazione in deroga" afferma invece l'assessore regionale alla Funzione Pubblica Bernardette Grasso.
La regione Sicilia ha lavorato e inviato all'INPS solo 4022 decreti su 150 mila domande presentate per la cassa integrazione in deroga.
Di questo passo la regione finirà di vedere tutte le domande forse entro l'estate. E intanto i siciliani sono costretti, dall’inadeguatezza del governo regionale siciliano, ad aspettare.