Assume un aspetto sempre più kafkiano la gestione della fase 2 in Italia. Le regole dei medici esperti della commissione che guida il governo e le varie ordinanze hanno una leggera, diciamo, scollatura con la realtà. E così, nel vademecum sule prescrizioni per evitare il contagio, spuntano cose un po' paradossali.
Ad esempio "il bagno a mare si può fare solo per nuotare". E' un po' lapalissiano. Eppure è così. Perchè di fatto sono permessi gli sport individuali, tra cui il nuoto, ma non si può andare in mare. Ergo, si può stare in acqua solo per nuotare. Anche perchè in spiaggia si può correre, fare ginnastica, ma non fermarsi. No calcetto (sport di squadra) e neanche racchettoni (attiività considerata non sportiva, ma ludica).
E poi ancora "spiagge chiuse se c'è mare grosso". Perché? Perchè, dicono gli scienziati, "l'onda che sbatte sulla battigia potrebbe provocare un pericoloso effetto aerosol".
Eppure la regola vera è una sola, il buon senso: evitare spostamenti inutili o ingiustificati, rispettare il distanziamento sociale, utilizzare la mascherina nei luoghi chiusi e quando non si può mantenere la distanza minima fra le persone.