Distanza, prenotazioni, in acqua solo per nuotare. Sono assurde le regole allo studio per poter andare a mare quest'estate. Basterebbe invitare le persone al buon senso, soprattutto perchè ci sono zone, come la Sicilia, dove il virus ormai non circola più. E invece rischiamo di avere i lidi con prezzi alle stelle, e le spiagge libere (che saranno prese d'assalto) con osceni nastri bianchi e rossi per delimitare le aree per ciascun ombrellone.
Accessi a numero chiuso, possibilità di entrata su prenotazione, distanze di sicurezza tra gli ombrelloni e tra le persone. Sono queste alcune delle linee guida stilate dall’Inail e dall’ISS – Istituto Superiore di Sanità in un documento che si propone come base del futuro protocollo di sicurezza Covid-19 per il mondo della balneazione, che dovrà essere diffuso dal governo.
Per quanto riguarda le spiagge libere, a livello locale, andranno definite delle regole contro l’affollamento, da comunicare ai bagnanti grazie a cartelli esposti ai punti di accesso. Secondo le linee generali del documento, prima dell’apertura alla balneazione, le spiagge andranno mappate per capire la capienza massima, rispettando la distanza di sicurezza tra le persone: l’Inail e gli esperti dell’ISS suggeriscono ad esempio l’impiego di nastri per delimitare le “piazzole” dove gli utenti potranno piantare l’ombrellone o distendere l’asciugamano, in modo da rispettare il distanziamento sociale anche sulla sabbia.
Durante l’estate 2020, viene prevista la possibilità di stabilire turni orari o di prevedere un sistema di prenotazione per le spiagge libere, online e via app, per riservare il proprio posto sul litorale e – nel caso fosse possibile – anche il posteggio.
Tra gli ombrelloni dovranno essere rispettate le distanze minime di sicurezza, come quelle previste negli stabilimenti balneari: almeno 4 metri e mezzo tra gli ombrelloni della stessa fila, che sale a 5 metri tra le file diverse di ombrelloni, e almeno 2 metri tra lettini, sdraio, sedie e asciugamani delle diverse “piazzole”. Resta poi la distanza interpersonale di almeno un metro (il doppio se si fa attività fisica) da far rispettare a grandi e bambini sulla spiaggia, sulla battigia e anche quando si fa il bagno in mare. Questo non vale però per i componenti di una stessa famiglia o per persone conviventi.
Il documento Inail-ISS suggerisce inoltre, per prevenire la diffusione del coronavirus, l’introduzione di regole contro lo stazionamento sul bagnasciuga e contro gli assembramenti sulle spiagge libere. E poi sanificazione dei servizi igienici e pulizia del litorale. A informare sulle misure e ad assicurare il rispetto delle norme, dove possibile, saranno volontari o personale adeguatamente formato.
Potete scaricare il documento qui. E' di ben 20 pagine. Una è di bibliografia (si, c'è una bibliografia anche per lo studio su come andare a mare con il coronavirus).