Salvo colpi di scena, dal 18 maggio riapriranno bar, ristoranti, negozi e parrucchieri in Sicilia.
In questi giorni il governo regionale varerà l’ordinanza che autorizza le nuove riaperture. Non sarà come prima, si dovranno rispettare delle regole per evitare assembramenti nei locali e ci saranno delle novità per ridurre il rischio contagio. Ad esempio non ci saranno buffet e si dirà addio al tradizionale menù. Sono queste alcune delle indicazioni date al settore della ristorazione da un documento dell’Inail in collaborazione con l’Istituto superiore di sanità (Iss). In più al fine di mitigare i rischi connessi con il contatto da superfici, «è opportuno utilizzare format di presentazione del menù alternativi rispetto ai tradizionali (ad esempio menù scritti su lavagne, consultabili via app e siti, menù del giorno stampati su fogli monouso)».
Nel documento ci sono indicazioni anche sugli stabilimenti balneari e spiagge attrezzate. E viene stabilito che tra gli ombrelloni, in spiaggia, dovranno esserci 5 metri di distanza. Inoltre «viene suggerita la prenotazione obbligatoria, anche per fasce orarie» e si raccomanda l’utilizzo di sistemi di pagamento veloci con carte contactless o attraverso portali/app web. Vanno inoltre differenziati, ove possibile, i percorsi di entrata e uscita, prevedendo una segnaletica chiara.
Sulle spiagge libere "dovranno essere localmente definite puntualmente le modalità di accesso e di fruizione, individuando quelle più idonee ed efficaci", si legge nel documento Inail-Iss sulla balneazione.
"Dovranno essere affissi nei punti di accesso alle spiagge libere - si legge - cartelli in diverse lingue contenenti indicazioni chiare sui comportamenti da tenere, in particolare il distanziamento sociale di almeno un metro ed il divieto di assembramento. Va mappato e tracciato il perimetro di ogni allestimento (ombrellone/sdraio/sedia), - ad esempio con posizionamento di nastri - che sarà codificato rispettando le regole previste per gli stabilimenti balneari, per permettere agli utenti un corretto posizionamento delle attrezzature proprie nel rispetto del distanziamento ed al fine di evitare l'aggregazione".
Sono però protocolli che le imprese definiscono però "insostenibili" perchè ridurrebbero di un terzo i posti negli stabilimenti balneari e nei ristoranti.
Intanto già dal primo di giugno potrebbe riaprirsi la mobilità fra le regioni. Ma con un meccanismo volto al controllo costante della curva dei contagi. Nei prossimi giorni il Governo nazionale metterà a punto con le regioni le modalità per consentire lo spostamento di cittadini da una regione all’altra. L’ipotesi è che potranno aprire i propri confini due regioni limitrofe che hanno entrambe una bassa curva del contagio. "Dipenderà dai dati del monitoraggio delle singole regioni che a partire da giovedì vedremo ogni settimana e saranno sempre pubblici. Due regioni a basso rischio, a maggior ragione se limitrofe, sarà naturale che potranno avere mobilità interregionale. Ma se una regione è ad alto rischio e una a basso rischio ci saranno inevitabili limitazioni automatiche. Questo meccanismo non è stato ancora definito perché è il più complesso e andrà deciso insieme", ha detto a Repubblica il ministro alle autonomie Francesco Boccia.
Non ci sono più pazienti ricoverati in terapia intensiva al Covid - hospital di Marsala
E’ stato dimesso ieri mattina l’ultimo paziente Covid dalla Terapia Intensiva del Covid-hospital di Marsala, dove sono stati complessivamente 21 i ricoverati dall’inizio dell’emergenza sanitaria.
Si tratta di un paziente di Alcamo, classe’47 cardiopatico, nefropatico, iperteso, ricoverato a Marsala dallo scorso mese di marzo per insufficienza respiratoria nel reparto Covid dove è rimasto fino al peggioramento delle sue condizioni che hanno reso necessario il trasferimento nel reparto di Terapia Intensiva dove è rimasto ricoverato fino ad oggi.
Il paziente, negativizzato a due tamponi consecutivi, è stato trasferito in degenza ordinaria nel reparto di Pneumologia dell’ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani sino ad una completa ripresa.
Intanto nel complesso ospedaliero ‘Paolo Borsellino’ continua la permanenza dell’ultimo ricoverato Covid in attesa di una prossima dimissione.
“La situazione trapanese si conferma la migliore di quanto rilevato in altre zone della Sicilia, per il numero limitato di casi fin dalla prima escalation dell’emergenza Covid-19 - ha detto il direttore generale dell’Asp di Trapani, Fabio Damiani -. Abbiamo mantenuto un ottimo sistema di collegamento tra la terapia intensiva, la pneumologia, il reparto Covid e il pronto soccorso delle strutture ospedaliere del territorio, con particolare riferimento al Covid-hospital di Marsala. La programmazione realizzata dalla direzione strategica aziendale – ha concluso Damiani - con l’attivazione di un piano di potenziamento di strutture dedicate, posti letto, specifiche apparecchiature sanitarie e dispositivi di protezione per tutto il personale sanitario, ha reso possibile far fronte immediatamente ai ricoveri e reggere all’emergenza nel suo complesso”.
Il sindaco di Marsala: "aumentare i tamponi"
"Si avvicina il 18 Maggio, data per il ritorno alla normalità per l’Ospedale di Marsala, così come promesso dall’Assessore regionale alla Salute”. È l’incipit della nota con la quale il sindaco Alberto Di Girolamo chiede al direttore generale dell’Asp Fabio Damiani, in vista dell’imminente data, se siano già state predisposte alcune attività propedeutiche alla riapertura del “Paolo Borsellino”. Da Lunedì prossimo infatti - come annunciato dall’Assessore Ruggero Razza nella conferenza stampa di Marsala - la struttura cessa di essere un Covid Hospital. In particolare, scrive il sindaco, “è necessario che l’Ospedale sia preventivamente sanificato, che reparti e servizi siano operativi, con un pre-triage funzionante al fine di diagnosticare eventuali positività e trasferire i pazienti in un Ospedale Covid siciliano”. Nella nota - indirizzata anche alla Regione e al Ministero, nonchè alla Protezione Civile regionale e al Prefetto di Trapani - il sindaco di Marsala ritiene altresì opportuno che “possa aumentare il numero dei tamponi per i soggetti più a rischio, possibilmente con risposta quasi immediata”. In definitiva, al dirigente dell’Asp si chiede di approntare quanto necessario alla riapertura del “Paolo Borsellino”, tenuto conto che - conclude il sindaco Alberto Di Girolamo - “i cittadini di Marsala e Petrosino, il prossimo 18 Maggio, si aspettano un Ospedale operativo, più funzionante e sicuro di prima”.
I dati trapanesi
Sono 8 gli attuali positivi nel territorio, di cui resta soltanto uno ricoverato nel Covid Hospital di Marsala.
Così sono distribuiti nelle città le persone ancora contagiate: 3 ad Alcamo, una di Castelvetrano, una di Mazara del Vallo, 2 di Trapani e una di Valderice. Hanno azzerato il conto dei positivi le città di Buseto Palizzolo, Campobello di Mazara, Castellammare, Erice, Gibellina, Marsala, Paceco, Salemi.
Sono in totale 6828 i tamponi effettuati dall'inizio dell'emergenza, nell'ultimo giorno circa 200 che non hanno esitato nessun nuovo positivo. I test sierologici su personale sanitario sono stati 4.019.
Su 125 contagiati dall'inizio della pandemia 5 sono deceduti, 112 guariti e dimessi, mentre uno si trova ricoverato, e sette in isolamento domiciliare.
I dati siciliani
Sono sempre meno i ricoveri causati dal Coronavirus in Sicilia. Nelle ultime 24 ore sono 38 le persone che hanno lasciato gli ospedali. Cresce costantemente, invece, il numero di guariti, in questo caso, sono 151 in più rispetto al giorno precedente. E sono solo 4 i nuovi casi positivi in tutta l'Isola. Scendono così sotto i duemila gli attuali positivi al Coronavirus sull’isola.
Dall'inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 105.017 (+1.883 in un giorno), su 94.034 persone: di queste sono risultate positive 3.343 (+4), mentre attualmente sono ancora contagiate 1.911 (-151), 1.171 sono guarite (+151) e 261 decedute (+4).
Degli attuali 1.911 positivi, 249 pazienti (-38) sono ricoverati - di cui 15 in terapia intensiva (-1) - mentre 1.662 (-113) sono in isolamento domiciliare.