C'è il decreto da 55miliardi di euro per fra fronte alla crisi economica causata dall'epidemia da Coronavirus, lo ha annunciato ieri sera il premier Conte in conferenza stampa a Palazzo Chigi.
Doveva essere approvato per Pasqua, si chiamava "Aprile", con il passare del tempo ha cambiato nome in "Maggio", ora ha assunto il nome definitivo di "Rilancio" e avrà i suoi effetti nel mese di giugno, ma finalmente c'è l'accordo, ora toccherà al parlamento dare l'ok finale.
"Vi posso assicurare che ogni ora di lavoro pesava perché sapevamo di dover intervenire quanto prima. Abbiamo impiegato un po' di tempo ma posso assicurarvi che non abbiamo impiegato un minuto di più di quello strettamente necessario per un testo cosi complesso". Così il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa dopo l'approvazione del dl Rilancio. Il premier ha ricordato anche che per ora "i trasferimenti tra le Regioni sono congelati" e che per le riaperture farà un decreto legge e non un dpcm.
"Il decreto Rilancio arriverà in Parlamento. Con le forze di maggioranza ma spero anche con l'opposizione mi auguro che il decreto possa essere migliorato" ha aggiunto il premier. "C'è un Paese in grande difficoltà - ha continuato il presidente del Consiglio - quella di oggi è la manovra per fronteggiare questa fase che contiene delle premesse perché questa fase di ripartenza possa concretizzare una prospettiva di ripresa economica e sociale".
AIUTI FAMIGLIE E IMPRESE - "Introduciamo misure di rilancio e sostegno alle imprese per una pronta ripartenza - ha precisato Conte - . Aiutiamo le famiglie che hanno figli, abbiamo un reddito di emergenza. Per i lavoratori le risorse sono cospicue, sono pari a 25,6 miliardi di euro. Introduciamo misure di rilancio e sostegno alle imprese per orientare l'economia ad una pronta ripartenza, c'è anche il reddito di emergenza per le fasce che hanno bisogno di una maggiore protezione e tagliamo 4 miliardi di tasse". "Ci sono 15-16 miliardi alle imprese - ha proseguito il premier - che verranno erogati in varie forme dalle più piccole fino alla possibilità di capitalizzare le più grandi. Tagliamo in pratica 4 miliardi di tasse per tutte le imprese fino a 250 milioni di fatturato" con lo stop alla rata Irap di giugno.
AUTONOMI E PROFESSIONISTI - "Per gli autonomi e i professionisti iscritti alle gestioni separate Inps arriveranno 600 euro subito, perché saranno dati a chi ne ha già beneficiato. Spero possano arrivare nelle prossime ore, quando il decreto andrà in Gazzetta ufficiale, poi ci riserviamo di integrarli con un ristoro fino a 1000 euro". "Dobbiamo semplificare e fare in modo che arrivino in modo semplice, rapido, veloce" le risorse stanziate. "Abbiamo pagato l'85% di cassa integrazione, quasi 80% di bonus autonomi, misure per 4,6 milioni di lavoratori. Abbiamo lavorato per rendere meno farraginosi i passaggi e confidiamo di recuperare il tempo perduto, avendo snellito la procedura". Ci sono poi 1,4 miliardi per università e ricerca e l'assunzione di 4000 nuovi ricercatori.
"STOP AI RITARDI" - "Confidiamo di erogare gli ammortizzatori ancora più speditamente di come accaduto fino ad adesso. Non ci sono sfuggiti i ritardi e cerchiamo di rimediare" e poi Conte ha aggiunto che c'è "per la sanità un intervento cospicuo, pari a 3 miliardi e 250 milioni".
"TAX CREDIT PER LE FAMIGLIE" - E' "corposo" secondo quanto riferito da Conte in conferenza stampa il pacchetto turismo nel decreto Rilancio, con un tax credit "fino a 500 euro per tutte le famiglie con Isee inferiore a 40mila euro. La prima rata Imu è abbonata per alberghi e stabilimenti balneari. Ristoranti e bar potranno occupare suolo pubblico non pagando la Tosap anche grazie alla collaborazione con Anci. E c'è un occhio di attenzione per i nostri artisti". Per l'occupazione di suolo pubblico "Bar e ristoranti non pagheranno la Tosap, grazie alla collaborazione con l'Anci.
SCONTO FISCALE PER LE IMPRESE - "Fare oggi uno sconto fiscale per tutte le imprese", come accade nel dl rilancio, "significa erogare una forma indiretta di liquidità, significa lasciare nelle casse delle società delle somme di danaro. Non abbiamo definito una riforma del sistema fisco, è un intervento una tantum. Il nostro obiettivo è affrontare in prospettiva una più complessiva riforma del fisco ma non possiamo farlo in questa condizioni. Bisogna affrontare prima l'emergenza", ha precisato Conte.
LE OPPOSIZIONI - "Assistenzialismo, burocrazia, statalismo e pochi soldi a pioggia, senza un'idea di sviluppo del Paese e con imprese, Partite Iva, Comuni e produttori da mungere. Da due mesi gli italiani ascoltano le promesse del governo in diretta sul tg1, con risultati nulli. La pazienza è finita", afferma il leader della Lega, Matteo Salvini. "Cassa integrazione non pagata, 600 euro negati, soldi in banca per commercianti e imprenditori mai visti, poco o niente per le famiglie, silenzio sulla scuola. Le proposte della Lega? Cassa integrazione automatica senza intervento dei sindacati, non debiti ma aiuti a fondo perduto per le imprese, anche grazie alla rottamazione di 8 milioni di cartelle esattoriali, taglio della burocrazia e del Codice degli Appalti, con pace fiscale e pace edilizia, poteri speciali ai Sindaci per appalti e opere pubbliche. Niente. La nostra volontà di collaborare per risolvere i problemi rimane, ma anche per questo decreto di centinaia di pagine - osserva Salvini - non siamo stati ascoltati o coinvolti". "Il Parlamento ha autorizzato il Governo a spendere in deficit 80 miliardi per fronteggiare l'emergenza. Conte non dovrebbe raccontarci quante risorse spenderà, ma quando arriveranno a famiglie e imprese", dice la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni.
I DATI - Giù i malati. In 24 ore +3.502 i guariti - Per la prima volta dall'inizio dell'emergenza il numero degli attualmente positivi è in calo in tutta Italia, con la sola eccezione del Molise che fa registrare 5 nuovi pazienti. Il calo più marcato è quello del Piemonte, con 693 attualmente positivi in meno, seguito dalla Lombardia (-643) e dall'Emilia Romagna (-299), le tre regioni più colpite dal virus.
Torna a calare l'incremento dei contagiati totali dal coronavirus in Italia, vale a dire gli attualmente positivi, le vittime e i guariti. Attualmente sono 222.104, con un incremento rispetto a ieri di 888. Martedì l'aumento era stato di 1.402.
Continuano a diminuire i ricoverati in terapia intensiva per coronavirus in Italia: sono 893 i pazienti, 59 in meno rispetto a ieri, quando il calo era stato di 47. Di questi, 307 sono in Lombardia, 15 meno di martedì. Le persone ricoverate con sintomi sono invece 12.172, con un decremento di 693 rispetto a ieri. Sono invece 65.392 le persone in isolamento domiciliare, 2.057 in meno rispetto a martedì.
Sono 78.457 i malati di coronavirus in Italia, in calo rispetto a martedì di 2.909. Martedì la diminuzione era stata di 1.222. Le vittime per coronavirus in Italia sono salite a 31.106, con un incremento di 195 in un giorno. Martedì l'aumento dei morti era stato di 172. I pazienti guariti dal Covid 19 in Italia sono 112.541, con un incremento di 3.502 rispetto a martedì quando l'incremento era stato di 2.452. Per la prima volta dall'inizio dell'emergenza, il numero dei dimessi e dei guariti supera il 50% dei casi totali: 112.541 su 222.104.