Nessun reato.
E’ stata dissequestrata circa una settimana fa l’area provvisoria di abbancamento degli “sfabbricidi” della via 57 a Triscina.
Il sito era stato sequestrato nel febbraio scorso da parte della procura di Marsala al comune di Castelvetrano e alla Cogemat, l’impresa che si occupa dei lavori di demolizione.
Era il frutto di un esposto dell’associazione degli abusivi “Triscina Sabbia d’Oro” che, attraverso i loro avvocati Davide Brillo e Valentina Blunda, avevano chiesto l’intervento dell’autorità giudiziaria sulla regolarità del sito di stoccaggio.
Il Pm, in seguito agli esiti dell’indagine peritale, ha escluso la sussistenza di fattispecie di reato, disponendo il dissequestro e la restituzione all’avente diritto.
Non c’era quindi nessuna “grave inadempienza contrattuale” tale da poter risolvere il contratto con l’impresa e fermare le demolizioni.
Si attendono invece sviluppi su un’altra più recente segnalazione dell’associazione, sostanzialmente dello stesso tenore, sempre su “sfabbricidi” da demolizioni in due diverse strade della borgata, la 155 C e la 101.
Anche qui un lungo comunicato in cui gli abusivi tornano a parlare di “distruzione e inquinamento indisturbato dell’ambiente e del paesaggio costiero”, come se ad offendere le coste non fosse stata invece l’edificazione scriteriata delle case, protrattasi per decenni con la complicità della politica.
Egidio Morici