Arriverà oggi l’ordinanza del presidente della Regione, Nello Musumeci, che dà il via libera alle riaperture da lunedì 18 maggio.
Apriranno negozi, bar, ristoranti, parrucchieri ed estetisti.
Dopo giorni di trattative ieri Governo Nazionale e regioni hanno trovato l’accordo per passare ad una nuova fase, c’è chi la definisce Fase 3, dopo il lockdown da Coronavirus.
Le regioni, compresa la Sicilia, avevano definito troppo stringenti le indicazioni di Inail e Iss sulle misure di sicurezza da adottare per le attività che possono riaprire.
In Sicilia le associazioni di categoria avevano spinto il governo regionale a intervenire nei confronti del governo centrale per avere più chiarezza sulle misure da adottare e soprattutto per avere meno restrizioni di quelle previste nel protocollo Inail. La linea di Roma era quella di far confluire il documento Inail così per come era nel nuovo decreto e quindi renderlo operativo e vincolante su tutto il territorio nazionale.
Le linee guida erano state definite dallo stesso Mimmo Turano, assessore regionale alle attività produttive, “inaccettabili”. “Come fa uno chef a cucinare con la mascherina? Odori e sapori fanno parte del suo mestiere” ha detto l’assessore alcamese, solo per fare un esempio delle lamentele sollevate dai ristoratori. Così come lo spazio di 4 metri quadrati per ciascun cliente. “E una famiglia di quattro persone? Ha bisogno di 16 metri quadrati, tanto vale chiudere”.
Qui ad esempio la protesta del titolare di una pizzeria di Marsala.
Anche i balneari hanno protestato contro le misure contenute nel documento Inail, che avrebbero reso inutile la riapertura degli stabilimenti.
Musumeci ieri sera ha dichiarato in un post che il governo Conte ha accettato le proposte delle Regioni e che conta di avere un po’ di autonomia per decidere su ulteriori riaperture. “Abbiamo chiesto e ottenuto che le misure di protezione da adottare siano meno restrittive rispetto a quelle proposte dall’Inail”. Oggi dovrebbe arrivare l’ordinanza, che in realtà era già pronta da ieri e attendeva soltanto il buon esito del vertice tra Consiglio dei Ministri e Regioni.
Le Regioni, però, avranno una sorta di autonomia anche nel chiudere di nuovo tutto se la situazione epidemiologica dovesse peggiorare.
Mascherine obbligatorie a Marsala, polemiche contro il sindaco
Intanto c'è un'ordinanza che sta facendo molto discutere a Marsala. E' quella del sindaco Alberto Di Girolamo che obbliga tutti ad indossare la mascherina, anche in luoghi aperti e ville, e fino al 31 luglio. Il provvedimento del Sindaco nasce dal fatto che in giro, ormai, da un po' di giorni, ci sono comportamenti che non rispettano le prescrizioni per evitare il contagio da coronavirus: comitive di ragazzini, gente che si concentra agli angoli delle strade o all'uscita dei bar. Ma da qui a prevedere un provvedimento così limitativo delle libertà personali e insensato,ce ne corre. Che senso ha indossare la mascherina pure se si cammina in strada da soli, ad esempio?
Da ieri pomeriggio a Marsala non si parla d'altro, e c'è anche chi ha lanciato una petizione on line per fare ritirare il provvedimento.
I dati siciliani
Intanto in Sicilia ieri si è registrato un altro boom di guariti.
Oltre cento persone guarite dal Coronavirus in un giorno. Diminuiscono i ricoverati e gli attuali positivi. Non si registrano decessi.
Questo il quadro riepilogativo della situazione in Sicilia aggiornato a ieri pomeriggio.
Dall'inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 112.929 (+1.792), su 101.487 persone: di queste sono risultate positive 3.374 (+8), mentre attualmente sono ancora contagiate 1.760 (-94), 1.351 sono guarite (+102) e 263 decedute (0). Per un errore, ieri, è stato comunicato un decesso in provincia di Palermo, mai avvenuto. Oggi, invece, l'unico morto è nella provincia di Siracusa, quindi il totale dall'inizio dell'epidemia è sempre di 263.
Degli attuali 1.760 positivi, 209 pazienti (-6) sono ricoverati - di cui 11 in terapia intensiva (-1) - mentre 1.551 (-88) sono in isolamento domiciliare.
I dati trapanesi
Sono quattro i casi positivi al Covid 19 in provincia di Trapani. Non ci sono più ricoverati all’ospedale di Marsala che da lunedì non sarà più Covid Hospital.
Castelvetrano, Mazara del Vallo, Trapani e Valderice sono i quattro comuni ognuno con un caso positivo, mentre gli altri comuni fino a questo momento coinvolti dall'emergenza epidemica non hanno più nessun contagiato: Alcamo 0; Buseto Palizzolo 0; Campobello di Mazara 0; Castellammare del Golfo 0; Erice 0; Gibellina 0; Marsala 0; Paceco 0; Salemi 0.
Dall'inizio dell'epidemia sono stati effettuati 7136 tamponi e 4200 test sierologici su personale sanitario, in totale si contano 125 contagiati di cui, 116 guariti e dimessi e 5 deceduti.
A Marsala, nel frattempo, infuria la polemica sulla nuova ordinanza del Sindaco che obbliga all'utilizzo delle mascherine dappertutto. Ne parliamo qui.