Sei arresti in carcere, due arresti domiciliari, due divieti di dimora nei comuni di Brolo e di Palermo, due obblighi di dimora e il sequestro di beni per circa 800 mila euro.
Sono questi gli esiti dell'operazione «Affari Sporchi» della Guardia di finanza di Messina. Gli arrestati sono accusati di riciclaggio, autoriciclaggio di capitali, truffa, esercizio abusivo dell’attività di intermediazione finanziaria e creditizia, reimpiego di proventi illeciti, intestazione fittizia di beni, ed era capeggiata da Prospero Lombardo, di Brolo, un ex dipendente di una filiale messinese di un noto istituto bancario, quest’ultimo da considerarsi parte lesa e che lo ha licenziato.
L'operazione è il frutto di complesse indagini coordinate dal sostituto procuratore di Patti Andrea Apollonio; il provvedimento cautelare è stato emesso dal gip di Patti, Andrea La Spada.
L'organizzazione avrebbe raccolto da ignari clienti somme di denaro per oltre 2 milioni di euro, per poi riciclarli, sfruttando una serie di società operanti nel settore della mediazione creditizia ed altre società cosidette "cartiere", che servivano solo all'emissione di false fatturazioni, necessarie per la ripulitura del denaro.