400 milioni di dosi di vaccino contro il coronavirus potrebbero essere pronte per Settembre. Tuttavia va data anche la cattiva notizia: ovvero che, per la fretta, il vaccino potrebbe non essere efficace al 100%, dato che per testare un vaccino ci vogliono anni, e questo tempo non c'è.
Il doppio annuncio arriva dal gigante farmaceutico AstraZeneca, che sta sviluppando l’arma anti- Covid-19 con la Oxford University e la collaborazione dell’azienda biotech italiana Irbm. Si chiama Azd1222 e si ipotizza di produrne un miliardo di confezioni entro il 2021.
Purtroppo le sperimentazioni sono ancora in corso e non c’è al momento la certezza che possa garantire la piena immunità. «Questa è un sfida per l’umanità - ha dichiarato l’ad di AstraZeneca Pascal Soriot - Dobbiamo sconfiggere il virus tutti assieme o continuerà a infliggere grandi sofferenze e a procurare ferite economiche e sociali in ogni nazione».
Sono saliti a 100 i vaccini allo studio, dagli Usa alla Cina, e per otto è cominciato il passo decisivo della sperimentazione sull’uomo. Tra i più promettenti - e al centro dell’attenzione mediatica - c’è quello della società statunitense Moderna: i test di fase 1 hanno dimostrato che i volontari sviluppano gli anticorpi in quantità simili alle persone guarite dal virus.
Secondo l’amministrazione Trump, i vaccini “made in Usa” saranno disponibili sul mercato già nella prima metà del 2021.