Patente di immunità, certificato sanitario, protocollo di sicurezza. Tanti nomi per dire una cosa, che il presidente della Regione Nello Musumeci non vuole aprire ad occhi chiusi la Sicilia a persone provenienti da altre regioni.
E lo scontro è aperto con i governatori e i sindaci del Nord Italia, Lombardia su tutte.
La situazione al momento è questa. In tutta Italia dal 3 Giugno sarebbe previsto il via libera agli spostamenti tra le regioni. In Sicilia, questo via libera scatterebbe dal 7 di giugno, come prevede l’ordinanza del governatore siciliano sulle riaperture del 17 maggio scorso.
Fino ad allora chi arriva in Sicilia deve stare 14 giorni in quarantena. Dal 7 giugno?
Musumeci sta pensando ad una nuova ordinanza che però dipenderà dalle decisioni prese a livello nazionale e dall'andamento dei contagi. L'ordinanza potrebbe confermare o modificare l'attuale disposizione, quella che impedisce l'ingresso, senza valido motivo, in Sicilia.
Musumeci pensa però a una sorta di certificato sanitario da chiedere a chi entra in Sicilia.
"Noi in Sicilia abbiamo fatto un’ordinanza che impedisce di entrare nella regione non fino al 4 ma fino al 7 giugno - spiega Musumeci -. E ora dobbiamo farne un’altra che confermi questa o che la modifichi. Con il cuore aprirei l’isola ai turisti già dal 7 giugno. Ma con la ragione dico: aspettiamo il dato epidemiologico nazionale che sta per arrivare e sulla base di questo decidiamo. Ma tutti insieme, presidenti regionali e governo, dobbiamo confrontarci e credo lo faremo sabato. Ci vuole una responsabilità condivisa da tutti".
Si dovrà decidere nei prossimi giorni, tenendo sempre sott’occhio la situazione epidemiologica.
La proposta di Musumeci, affiancato dal presidente della regione Sardegna Cristian Solinas, non è piaciuta a sindaci e governatori del Nord Italia. Come il sindaco di Milano, Giuseppe Sala: "Vedo che alcuni presidenti di Regione, ad esempio quello della Liguria Giovanni Toti, dicono che accoglieranno a braccia aperte i milanesi, altri dicono 'magari se fanno una patente di immunità' è meglio. E io non andrei in vacanza laddove fosse richiesto un test di negatività al virus".
A stretto giro Musumeci ha risposto al sindaco di Milano: "L'amico Sala ha fatto una battuta infelice. Ma se vuol venire in vacanza in Sicilia, con tanto piacere. Non gli chiederemo alcuna patente. Neppure quella dell'auto...".
Oggi intanto sono attesi i dati del monitoraggio relativo alle aperture del 18 maggio. Gli esperti del Comitato tecnico scientifico si prenderanno un paio di giorni per valutare i numeri che si riferiscono anche allo scorso fine settimana, quello dell’esplosione della movida. Tra domenica e lunedì si deciderà. L’ipotesi meno probabile è estendere l’obbligo di quarantena per chi si sposta da una regione all’altra. Anche perchè dal 3 giugno sono consentiti gli spostamenti, senza quarantena, verso l’Italia da chi proviene dai Paesi dell’area Schengen.
Riaprono i parchi archeologici
Da domani, sabato 30 maggio, i musei regionali, i Parchi archeologici e gli altri siti siciliani della cultura riaprono al pubblico, dopo la chiusura forzata dovuta all’emergenza coronavirus. #Laculturariparte è il messaggio che la Regione vuole dare a tutti. E per farlo, dal 30 maggio a domenica 7 giugno i musei e le aree archeologiche dell'Isola apriranno gratuitamente. L’iniziativa del governo Musumeci segna il rilancio dell’attività culturale nella regione e vuole essere un gesto per ringraziare i siciliani e tutti coloro che, mostrando serietà e responsabilità, per oltre due mesi sono rimasti in casa, contribuendo, in questo modo, alla limitazione dei contagi, che in Sicilia, fortunatamente, non hanno raggiunto i livelli di altre zone d’Italia.
Per evitare code agli ingressi, sarà obbligatorio prenotarsi online in anticipo, cliccando sul link https://youline.eu/laculturariparte.html e verificando così la disponibilità nel giorno e nella fascia oraria prescelta, tenuto conto che gli ingressi saranno contingentati e sottoposti a tutte le misure sanitarie previste dalla legge. Per chi prenoterà la visita gratuita, basterà poi esibire all’ingresso il codice di prenotazione ricevuto. Non sarà consentito, per ragioni di sicurezza e per mantenere il distanziamento, l’ingresso a coloro che non avranno preventivamente utilizzato il sistema di prenotazione on line.
La riapertura avverrà, dunque, grazie a un sistema di gestione dei visitatori totalmente informatizzato, messo a disposizione gratuitamente da un’azienda che sponsorizza l’iniziativa. Si tratta dell’applicazione Youline, creata da due medici siciliani, che consente la gestione dei flussi, evitando assembramenti e code. Un sistema, che non richiede di installare software. Le stesse informazioni richieste per la prenotazione saranno conservate per un periodo limitato, nel rispetto delle disposizioni sulla sicurezza sanitaria e per ottenere i report sui flussi e i dati numerici.
«#laculturariparte è il messaggio che vogliamo dare a tutti – sottolinea l’assessore dei Beni Culturali e dell’identità siciliana Alberto Samonà – perché la Sicilia vuole ripartire sotto il segno della cultura, aprendo i siti archeologici, i musei e i luoghi della memoria. E lo facciamo gratuitamente, quale gesto di ringraziamento verso tutti i cittadini che responsabilmente hanno collaborato nel periodo dell’emergenza Covid-19, consentendo alla nostra Regione di mantenere livelli di contagio molto bassi. Per questo, mi sento di dire grazie a tutti i siciliani. Fra i siti che riaprono ci sono anche la Neapolis di Siracusa e Palazzo Bellomo e il pensiero non può non andare al direttore del Parco archeologico aretuseo Calogero Rizzuto e alla funzionaria Silvana Ruggeri, tragicamente scomparsi a causa del virus: dedichiamo a loro la riapertura, seguendo un filo rosso che non si è spezzato e che ci guida nel nome dell’amore per la cultura e la bellezza».
Questi i siti della cultura che riapriranno il 30 maggio:
Sabato 30 maggio riapriranno esclusivamente quei siti che si sono dichiarati pronti, anche in relazione alle prescrizioni sanitarie e di sicurezza a tutela di lavoratori e visitatori.
Museo regionale Agostino Pepoli di Trapani (sabato 30 maggio dalle 11 alle 22, negli altri giorni dalle 9 alle 17,30); Area archeologica di Segesta (dalle 9 alle 18,30); Area archeologica di Selinunte (dalle 9 alle 19); Valle dei Templi, Agrigento (30, 31 maggio e 2, 6 e 7 giugno dalle 8,30 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 19,30; 1, 3, 4, 5 giugno dalle 15 alle 19); Villa Romana del Casale, Piazza Armerina (dalle 9 alle 19), Area archeologica di Morgantina (dalle 14 alle 18); Museo archeologico di Aidone (dalle 9 alle 19, lunedì 1 giugno dalle 14 alle 19); Teatro romano e Odeon, Catania (dalle 9 alle 19); Teatro antico di Taormina (dalle 17 alle 22), Area archeologica di Naxos (dalle 9 alle 19), Museo di Naxos (dalle 9 alle 19), Isolabella (dalle 9 alle 19); Museo archeologico eoliano “Bernabo Brea” di Lipari (dalle 9 alle 19, domenica e festivi dalle 9 alle 13); Galleria regionale di Palazzo Abatellis, Palermo (dalle 9 alle 19, chiuso il lunedì); Museo archeologico Salinas, Palermo (dalle 9 alle 18, domenica e festivi dalle 9 alle 13); Castello della Cuba, Palermo (dalle 9 alle 18, domenica e festivi dalle 9 alle 13); Chiostro di San Giovanni degli Eremiti, Palermo (dalle 9 alle 18, domenica e festivi dalle 9 alle 13); Castello della Zisa, Palermo (dalle 9 alle 18, domenica e festivi dalle 9 alle 13, chiuso il lunedì); Chiostro di Santa Maria La Nuova – Duomo di Monreale (dalle 9 alle 18, domenica e festivi dalle 9 alle 13); Museo di arte moderna e contemporanea, Palermo (dalle 9 alle 19,30, domenica e festivi dalle 9 alle 13); Area archeologica della Neapolis, Siracusa (dalle 9 alle 19); Galleria regionale, Siracusa (dalle 9 alle 19, domenica e festivi dalle 9 alle 12,30); Casa museo “Antonio Uccello” Palazzolo Acreide (dalle 9 alle 18,30, domenica e festivi dalle 14,30 alle 19).
Gli ingressi saranno consentiti (sempre con la prenotazione online) per le fasce orarie previste nell’app di prenotazione. Per i siti della cultura gestiti da “Aditus” (Area archeologica della Neapolis e Palazzo Bellomo a Siracusa, Museo archeologico Bernabò Brea di Lipari, Teatro Antico di Taormina, Isolabella e Area archeologica di Naxos) sarà possibile prenotarsi online a partire dal pomeriggio di venerdì 29 (ore 17) con i sistemi già previsti per questi luoghi.
Discoteche statiche?
Ballare si può. Ma ... da fermi. E da soli. Sembra la trama di una puntata di Black Mirror.
Scherzi a parte, in Sicilia le discoteche ripartiranno, ma in forma "statica", sarà cioè vietato il ballo.
Queste saranno per lo più le linee contenute nel prossimo decreto del 3 giugno del presidente della Regione Nello Musumeci.
Si è tenuto, a Palermo, un incontro tra l’assessore regionale al Turismo Manlio Messina e alcuni rappresentanti del mondo delle discoteche.
In rappresentanza della provincia di Trapani c’era Mario Bornice, per Palermo Maurizio Giglio.
L’assessore Messina ha sottolineato come il sistema delle discoteche sia un settore nevralgico per la movida e non di meno per il turismo,ma le discoteche sono luoghi che però vanno assolutamente reinventati in questo periodo in cui l’emergenza da Covid-19 non è conclusa.
Certi del fatto che ci sono tanti dj e altrettanti imprenditori, legati al mondo della movida che sono in attesa della riapertura, l’assessore ha evidenziato come sia necessario non trascurare alcun settore ma allo stesso tempo ripensare alle discoteche come luoghi sicuri dove non si potrà ballare.
In buona sostanza chi arriverà presso una discoteca potrà ascoltare "passivamente" la musica trasmessa ma non potrà ballare, la discoteca ripensata come un grande pub con un dj come sottofondo o un gruppo che suonerà dal vivo, sempre tenendo presente il distanziamento sociale.
La Regione Siciliana si allineerà ai provvedimenti governativi non facendo fughe in avanti.
Cosa accadrà allora? Le discoteche al momento avranno degli ingressi contingentati, ci saranno i posti a sedere con servizio ai tavoli e si potrà ascoltare della musica, con possibilità di alternare djset o gruppo live. Ma sempre da fermi.
I dati trapanesi
Restano 5 i positivi al Coronavirus in provincia di Trapani, come comunicato nel bollettino giornaliero dall'Asp. Delle 5 persone quattro si trovano in isolamento domiciliare, mentre una al Covid Hotel San Paolo di Palermo.
Ecco tutti i dati nel dettaglio. I contagiati sono 2 di Castelvetrano, una rispettivamente a Calatafimi, Mazara e Marsala.
Un uomo di Castelvetrano si trova in Covid hotel San Paolo a Palermo in attesa di negativizzazione. Gli altri casi di Castelvetrano e Marsala sono “casi importati”, pazienti asintomatici di rientro rispettivamente da Verona e dalle Marche, in quarantena dal 9 maggio (data dei rispettivi rientri) – ripeteranno i test non prima di 7 giorni.
Calatafimi Segesta: il paziente era ricoverato a Villa Maria Eleonora dove ha contratto la malattia durante il ricovero, successivamente è stato trasferito in Covid hospital a Partinico e infine trasferito al domicilio in attesa di completa negativizzazione.
Mazara del Vallo: si tratta di soggetto totalmente asintomatico risultato positivo fuori provincia e posto in isolamento per quarantena nel proprio domicilio. L’Asp di Trapani ha comunicato di aver attivato tutte le necessarie procedure di monitoraggio previste dal protocollo.
I dati siciliani
Oltre 170 persone guarite dal Coronavirus in un giorno in Sicilia e nessun decesso. I dati di ieri indicano anche soltanto 3 nuovi positivi al Covid-19 su oltre 2200 tamponi effettuati.
Dall'inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 142.516 (+2.221), su 122.600 persone: di queste sono risultate positive 3.438 (+3), mentre attualmente sono ancora contagiate 1.145 (-173), 2.021 sono guarite (+176) e 272 decedute (0).
Degli attuali 1.145 positivi, 80 pazienti (-3) sono ricoverati - di cui 8 in terapia intensiva (-2) - mentre 1.065 (-170) sono in isolamento domiciliare.