Il Tar del Lazio ha confermato Maurizio Agnello come procuratore aggiunto di Trapani.
La prima sezione ha respinto i ricorsi presentati da due sostituti procuratori - tuttora in servizio nella Procura trapanese - che si erano opposti alla decisione del Csm, che nel dicembre 2018 lo aveva votato all'unanimita'. Il magistrato - fino ad allora in servizio alla Dda di Palermo - si insedio' nel febbraio 2019 e da un mese e' reggente della Procura, dopo il pensionamento dell'allora procuratore capo Alfredo Morvillo.
Il Tar - presidente Antonio Savo Amodio - inoltre ha condannato i due pm ricorrenti, Franco Belvisi e Rossana Penna, al pagamento di duemila euro a testa per le spese legali. "Se e' vero che entrambi gli aspiranti hanno acquisito un'ampia esperienza nell'ufficio requirente, ed in particolare in quello di Trapani, non solo per le materie trattate ed i procedimenti loro assegnati ma anche per le attitudini organizzative mostrate - si legge nella sentenza del Tar - e' altrettanto evidente che nessuno di essi ha potuto acquisire l'esperienza piu' complessa e completa del coordinamento investigativo operato dal dott. Agnello al piu' alto livello nell'ambito della Dda di Palermo, con particolare riferimento alla zona di Trapani".
Esperto in indagini antidroga, Agnello ha collaborato anche al blitz Nuova Cupola sulle famiglie mafiose palermitane e anche alle indagini sulla cattura del latitante Matteo Messina Denaro.
E' autore di due gialli ed e' in pubblicazione il terzo, tutti basati sul personaggio inventato di Fabio De Falco, magistrato pittoresco alla ricerca della ribalta mediatica.
AGI