Archiviazione dell'inchiesta sul depistaggio delle indagini sulla strage di via D'Amelio aperta a carico degli ex Pm Carmelo Petralia e Anna Maria Palma.
L'ha chiesta la Procura di Messina. Ai due magistrati, che facevano parte del pool che coordinò l'inchiesta sull'attentato in cui venne ucciso Paolo Borsellino e gli agenti della scorta, era stato contestato il reato di concorso in calunnia aggravata dall'aver favorito cosa nostra.
In particolare erano accusati, in concorso con tre poliziotti adesso sotto processo a Caltanissetta (Mario Bo, Fabrizio Mattei e Michele Ribaudo), di aver depistato le indagini sulla strage di via D'Amelio manovrando tre falsi pentiti, tra cui Vincenzo Scarantino. Secondo l'ipotesi accusatoria i due magistrati avrebbero suggerito ai falsi pentiti di accusare persone estranee all'attentato. False testimonianze che sono costate le condanne all'ergastolo a sette persone:Cosimo Vernengo, Gaetano La Mattina, Gaetano Murana, Gaetano Scotto, Giuseppe Urso e Natale Gambino. Poi scarcerati dopo le rivelazioni nel processo Borsellino quater di Gaspare Spatuzza che si è autoaccusato della strage e ha ricostruito i fatti.
La procura di Messina ha indagato sui due magistrati su input dei magistrati di Caltanissetta che oltre un anno fa hanno inviato a Messina la sentenza del processo Borsellino quater, in cui si è parlato per la prima volta in una sentenza di depistaggio delle indagini.
Annamaria Palma attualmente è avvocato generale a Palermo, mentre Petralia ricopre la carica di procuratore aggiunto a Catania.