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07/06/2020 08:00:00

Si torna a parlare di Ponte di Messina. Il premier Conte rilancia l'idea

 Si torna a parlare di Ponte sullo Stretto di Messina. Prima ne ha parlato Matteo Renzi, poi pure il premier Giuseppe Conte nel corso della conferenza stampa sulla Fase 3 dell'emergenza sanitaria. Il presidente del consiglio accarezza l’idea della grande opera assecondando una parte della maggioranza, Italia viva e Partito democratico.

Il Movimento Cinque Stelle, invece, è stato sempre contrario, anche se il viceministro Cancelleri ha aperto alla possibilità. Per il capo del Governo non è una opera prioritaria tra le infrastrutture del Sud ma ha detto che una volta arrivati i soldi dell'unione europea si siederà al tavolo e senza pregiudizi valuterà la possibile realizzazione del Ponte sullo Stretto. Lo asseconda anche il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli: "Arrivati i Recovery Fund potremo immaginare una fase di studi e di progettazione dell'opera".

Ciclicamente si torna a parlare di un'opera che è già costata tantissimo agli italiani. Si iniziò nel 1955 con la prima costituzione del Gruppo Ponte di Messina, poi nel 69 iniziano gli studi ingegneristici e di fattibilità. Nell'84 c'è Bettino Craxi al Governo, Romano Prodi all'Iri, viene annunciata per la prima volta la data di realizzazione 1994.

Poi i tentativi più recenti di Berlusconi nel 2008, annuncia i lavori, non partono, nel 2009 si fisa la data di fine lavori nel 2016, arriva Renzi al Governo e il suo nel 2016 rimane l'ultimo annuncio. Ora si ritorna a parlare di Ponte, per il quale il presidente Musumeci non se è detto contrario ma ha tenuto a sottolineare come la metà della maggioranza del Governo sia contraria all'opera ed esprime con queste sue parole lo scetticismo:"Il Ponte sullo Stretto è una grande, prestigiosa e utile infrastruttura ma gli annunci degli interventi che servirebbero per l'economia sono dei sogni che rimangono sogni".