Il 50% delle persone che in Sucilia avrebbero dovuto prendere la cassa integrazione ancora aspettano. Nel frattempo hanno pure ripreso a lavorare, ma la promessa di avere il ristoro dovuto al fermo della propria attività lavorativa non è ancora stata mantenuta.
La Sicilia torna lentamente alla normalità, ma i cassintegrati ancora attendono che la Regione sblocchi i pagamenti: secondo i dati del bollettino Inps Comunica aggiornati al 4 giugno, infatti, i lavoratori che hanno ricevuto l’assegno sono 72.151 su un totale di circa 140mila.
La colpa è del ritardo della Regione, che ha trasmesso all’Inps 36.181 pratiche su oltre 43.800, e di qualche piccolo rallentamento anche all’i-
stituto di previdenza, che secondo il suo stesso bollettino ne ha autorizzate 33.167: «Il vero nodo — attacca però il segretario della Cgil Alfio
Mannino — è al dipartimento regionale Lavoro. All’Inps resta bloccato solo il 10 per cento delle pratiche, tutto il resto è in attesa alla Regione, che dopo essere finita sotto i riflettori aveva accelerato e adesso è tornata a frenare».
«Dal 22-24 aprile, prima trasmissione delle pratiche, ad oggi — ha detto il 26 maggio l'assessore regionale Scavone — abbiamo completato la procedura con oltre 42mila pratiche in un mese quando l’intero Dipartimento sviluppa un lavoro di 20mila pratiche l’anno». Tutto risolto, almeno nella teoria delle dichirazioni all’Ars. In realtà on è affatto così e la metà dei lavoratori e le loro famiglie ancora attendono.