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11/06/2020 06:00:00

Canile di Castelvetrano promosso dalle guardie zoofile. L'Asp boccia i siti della Laica

 Controllo a sorpresa per il canile municipale di Castelvetrano.

Le guardie zoofile Nogez del distaccamento di Erice Casa Santa, in collaborazione con Teresa Alaimo di “Stop Animal Crime”, hanno visitato la struttura comunale.

I risultati del controllo effettuato circa una settimana fa, sono ottimi ed in qualche modo forniscono una risposta alle passate polemiche sull’efficienza del rifugio.

Polemiche che, come avevamo scritto qui, erano scaturite da una bufala veicolata da una discutibile pagina facebook, dalla quale si annunciavano inesistenti emergenze igienico sanitarie, poi puntualmente smentite.

 

In seguito al controllo, le guardie zoofile Nogez nel loro rapporto hanno scritto che tutti gli animali sono microchippati, stanno bene ed hanno un’ottima collocazione all’interno dei box.  Ognuno ha una sua scheda ed il libro di carico e scarico è regolare. Anche la presenza dei volontari che svolgono attività all’interno del canile è ben regolata. Così come la relativa tracciabilità delle adozioni da parte delle associazioni Enpa, Oipa e Lida.

 

Risultati opposti, invece, sono venuti fuori da un controllo del Dipartimento di prevenzione veterinaria dell’Asp, effettuato nel novembre scorso insieme alla polizia municipale, nei confronti dell’associazione Laica.

Nei “rifugi” della presidente Liliana Signorello, assolta in primo grado dal reato di maltrattamento di animali per i noti fatti del 2015, l’Asp ha ritenuto i siti “non idonei alla detenzione di cani per carenze sia strutturali che igienico sanitarie”.

Il controllo del Dipartimento si era reso necessario in seguito alla vicenda del cucciolo sbranato, il 28 settembre scorso, da un branco incontrollato, proprio all’interno di uno di questi rifugi (ne avevamo parlato qui).

In quell’occasione  il veterinario reperibile dell’Asp, pur essendo intervenuto per il cane morto, non aveva ritenuto opportuno controllare il sito. Aveva però segnalato all’Asp la “presunta presenza di canile abusivo” e l’Asp ha mandato il controllo  dopo più di un mese.

Oggi in quel giardino ci sono ancora cani. E ogni tanto i vicini sentono le urla strazianti di qualche altro animale che viene aggredito, soprattutto durante i lunghi periodi in cui nessuno vigila e i cani rimangono incustoditi.

 

Egidio Morici