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12/06/2020 06:00:00

Sicilia, quote di genere nel governo regionale. Ok dell'Ars

L’ultima seduta di Assemblea regionale ha visto l’approvazione di varie norme tra cui quella che prevede lo scioglimento dell’ARS, dalla prossima legislatura se si dimetteranno contemporaneamente 36 deputati.


Improbabile che un così alto numero di deputati decida di rinunciare al ruolo istituzionale e di tornare alle urne.
Il Movimento Cinque Stelle canta vittoria per una norma attuativa che ha trovato la luce ma che nella pratica risulterà una chimera.
Nella seduta di mercoledì pomeriggio è stata approvata anche la norma, votata a maggioranza dei parlamentari presenti, che introduce le quote di genere all’interno del governo regionale.

Dalla prossima legislatura l’esecutivo dovrà essere composto da 13 di assessore donna, soddisfazione da parte di tutte le componenti politiche, per Peppino Lupo, capogruppo Pd: “La legge ha previsto che ogni genere sia rappresentato in giunta regionale in misura non inferiore a un terzo dei componenti. Certamente un passo avanti verso la parità di genere da noi proposta e non accolta dalla maggioranza che proporremo anche per le giunte comunali”.


Più aderente alla realtà la deputata Marianna Caronia:  "L’approvazione della norme sulle quote di genere nelle Giunte di governo è stato un passaggio necessario, anche se per certi aspetti doloroso. E' doloroso dover "imporre" la partecipazione delle donne agli organi di Governo e io mi auguro che questa norma sia temporanea; ma la ridotta partecipazione delle donne alla vita politica e amministrativa siciliana ha radici culturali, storiche e politiche che affondano nel tempo e che vanno recise in modo drastico. Il voto unanime è stato un bel segnale da parte dell'Assemblea Regionale."

Nel frattempo il governo regionale è alla ricerca di dirigenti di alto livello: serve il capo dell’ufficio legislativo e legale, il capo dell’ufficio programmazione.
Figure che ancora non sono state individuate e che devono possedere una serie di requisiti ben precisi: dieci anni di esperienza dirigenziale nello specifico nella programmazione dei programmi di spesa, titoli accademici o, in alternativa, esperienza maturata in qualità di magistrato o, sempre in alternativa, esperienza maturata in qualità di direttore generale presso Amministrazioni ed Enti statali o comunitari, conoscenza della lingua inglese pari al livello C1.
La Regione al suo interno non riesce a trovare dipendenti con tali requisiti, con molta probabilità si sarà costretti ad attingere a figure esterne anche al di fuori dalla Regione.


Il bando è già pronto ma ci sono già delle figure che potrebbero essere accreditate, Federico Lasco, capo dell’Ufficio di accompagnamento ai programmi regionali dell’Agenzia per la Coesione.
Per la figura da capo dell’ufficio legale i requisiti sono anche qui specifici: iscrizione all'albo degli avvocati da 12 anni, iscrizione all'albo degli avvocati cassazionisti, esperienza decennale nella qualifica dirigenziale, possesso di titoli accademici o, in alternativa, esperienza maturata in qualità di magistrato o, sempre in alternativa, esperienza maturata in qualità di direttore generale presso Amministrazioni ed Enti statali o comunitari.


Pure in questa categoria la Regione tra i propri dipendenti non ha trovato la figura e, pertanto, si è deciso di rinunciare a quelli che sono i requisiti aggiuntivi.
Figure queste che dovranno trovarsi entro il 15 giugno.