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15/06/2020 06:00:00

Coronavirus, oggi le nuove aperture della Fase 3. L'UE apre i confini, l'Italia spera nel turismo 

 Oggi in Italia continuano le aperture della Fase 3, ma a macchia di leopardo: diverse regioni hanno autonomamente dato il via libera, ad esempio, anche in certi casi a sagre e discoteche, in altre no c'è ancora la chiusura come previsto dalll'ultimo decreto del Governo.

E nel Paese ripartono cinema, teatri, centri estivi per bimbi e sale giochi mentre ora sarà possibile partecipare a conferenze o eventi di persona, non più solo dai video di pc e cellulari.

L'obiettivo è la normalità, ma l'attezione è per il numero dei nuovi malati, in particolare in Lombardia, dove è in crescita il rapporto tra tamponi effettuati e positivi: il dato è salito al 2.6%, il giorno precedente era al 2.2%, e quello prima all'1.8%. Su 9.336 tamponi effettuati in regione, ci sono 244 nuovi casi per un totale complessivo di 91.658 positivi. Anche Roma è 'sotto osservazione' dopo i focolai alla rsa San Raffaele e in un palazzo nello storico quartiere della Garbatella, mentre al Centro Rai di Saxa Rubra si è in attesa dell'esito di una serie di tamponi effettuati.

I DATI IN ITALIA - Nel complesso, i dati al momento sono stabili. I contagiati sono 236.989 e nell'ultima giornata se ne sono aggiunti 338: di questi il 72% sono in Lombardia, dove si registra anche circa la metà delle nuove vittime a livello nazionale, complessivamente 44. E Il governatore Fontana ha esteso l'obbligo delle mascherine fino al 30 giugno. Sono stati raggiunti i 34.345 decessi dall'inizio dell'emergenza, ma sembra far sperare il fatto che in 24 ore ben undici regioni non hanno registrato morti per Covid mentre i guariti, altri 1.505 nell'ultimo bollettino della Protezione Civile, fanno salire la cifra a 176.370 persone che finora hanno sconfitto il virus. Adesso, con il Paese quasi totalmente ripartito, una nuova speranza è affidata alla strategia del tracciamento dei contagi con la app 'Immuni', da oggi scaricabile in tutta Italia dopo una prima fase di sperimentazione. Tra le tante ripartenze c'è anche la scuola, che però riapre solo in vista degli esami di maturità.

LE SCUOLE RIAPRONO PER LA MATURITA' - La scuola torna in presenza per gli esami di maturità. Da oggi gli edifici scolastici delle secondarie torneranno ad animarsi con i docenti e mercoledì 17 arriveranno i maturandi, per la prima volta anche quelli con insufficienze, ammessi ugualmente all'esame, e con docenti tutti interni ad eccezione del presidente. In attesa che la politica stabilisca se il 14 settembre ricominceranno le lezioni nelle aule, questa settimana ci sarà una prima prova generale del ritorno in classe, seppur con un esame di Stato inedito e molto diverso dal passato visto che si svolgerà con le nuove regole dettate dall'emergenza sanitaria e soprattutto prevede il solo colloquio orale.

COME SARA' L'ESAME - Oggi si riunirà per la prima volta la Commissione d'esame in riunione plenaria, composta da 6 docenti tutti interni che hanno seguito i maturanti nel corso dell'anno scolastico, ad eccezione del presidente, un esterno designato dal ministero. La commissione dovrà procedere con l'estrazione della classe e della lettera dei cognomi di chi farà per primo l'esame e quindi stilare il calendario dei colloqui, massimo cinque per giornata. Colloqui molto più lunghi del solito, circa 60 minuti, scanditi da 5 fasi: la prima è la presentazione di un elaborato da parte dello studente, consegnato per email entro il 13 giugno e assegnato dai docenti entro il 1 giugno, che riguarda le discipline della seconda prova scritta; quindi sarà la volta dell'analisi di un testo di letteratura italiana tra quelli studiati nel corso dell'anno in sostituzione della prima prova scritta; segue poi una discussione multidisciplinare sui materiali predisposti dalla commissione; quindi una relazione sulle esperienze vissute dallo studente durante il tirocinio dei Pcto ('Percorsi per Competenze trasversali e l'orientamento' ex alternanza scuola-lavoro) e per ultimo il candidato dovrà rispondere ad una serie di domande su Cittadinanza e Costituzione che potrebbe, su richiesta della ministra Azzolina, anche riguardare come lo studente ha vissuto il lockdown.

L'UE APRE I CONFINI - I Paesi europei vedono ormai alle loro spalle il picco della prima ondata di coronavirus e possono nuovamente guardare con un po' meno di diffidenza ai propri vicini di casa. E con un po' più di ottimismo alla stagione turistica estiva che sta iniziando. Da oggi, nella maggior parte del Vecchio Continente, cadranno le restrizioni sugli spostamenti e gli inviti a non viaggiare introdotti da quasi tutti a metà marzo, sull'onda dell'emergenza sanitaria, e si potrà cominciare di nuovo a circolare liberamente tra Paese e Paese.

LA SPERANZA DELL'ITALIA NEL TURISMO - Una data che il governo italiano in particolare ha cerchiato in rosso sul calendario, come un vero e proprio D-Day da cui spera possano ripartire quei flussi turistici che alimentano uno dei settori più importanti per l'economia del Paese. L'Italia peraltro è stata tra i primi a riaprire le proprie frontiere ai cittadini del resto d'Europa, già dal 3 giugno scorso. Una scelta - anticipare la riapertura rispetto alla raccomandazione del 15 giugno formulata a Bruxelles dalla Commissione europea - seguita anche da altri: Bulgaria, Croazia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Estonia, Slovacchia e Slovenia hanno già iniziato nei giorni scorsi a revocare le restrizioni per gli stranieri che entrano nei loro Paesi. Escludendo tuttavia quelli delle nazioni che ritengono ancora non sicure.

La Svezia addirittura non aveva mai chiuso ai cittadini stranieri, in linea con l'approccio morbido tenuto da Stoccolma nella gestione dell'epidemia. Oggi revocheranno le  restrizioni la Germania, la Francia, il Belgio, i Paesi Bassi, la Repubblica Ceca, la Grecia, che ha addirittura fatto un passo in più riaprendo già fin da adesso anche a diversi Stati extraeuropei: Australia, Cina e Corea del Sud. Altri Paesi hanno fatto una scelta diversa, ritardando ancora di qualche giorno la riapertura. È il caso dell'Austria, che ha già aperto alla maggior parte dei vicini e che dal 16 giugno revocherà le restrizioni per altri 31 Paesi, compresa l'Italia ma esclusi Portogallo, Spagna, Svezia e Regno Unito. Madrid infine riaprirà le frontiere con gli altri Paesi dell'Unione europea solo il 21 giugno, con l'esclusione del Portogallo.

 

"Ci siamo. C'erano Stati esteri che inizialmente avevano chiuso all'Italia e agli italiani, ma il nostro Paese è sempre stato trasparente, abbiamo mostrato i dati epidemiologici, ci siamo impegnati e alla fine hanno cambiato idea. Sbloccare i flussi turistici significa far arrivare turisti stranieri in Italia e dare un ulteriore supporto alla nostra economia, ai nostri artigiani e alle nostre famiglie durante la stagione estiva", scrive il ministro Luigi Di Maio su Facebook.