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18/06/2020 08:04:00

Condannato Sparacio, l' "Unabomber" di Pantelleria

 Il Gup del tribunale di Trapani, Emanuele Cersosimo, gli ha riconosciuto la semi - infermità, condannando a cinque anni e otto mesi, l’uomo che confezionò la pen drive esplosiva che ferì gravemente un investigatore della sezione di Pg della Procura.

Il Pm, Francesca Urbani, invece, aveva chiesto per Roberto Sparacio, palermitano d’origine ma residente a Pantelleria, la condanna a sei anni e quattro mesi.

La pennetta contenente esplosivo era destinata all’avvocato Monica Maragno. Unabomber ce l’aveva con lei per una controversia civile che aveva perso. Quando ricevette la busta contenente la pen drive però il legale la consegnò alla Procura. Ad occuparsi del caso, l’agente Aceto. Quando inserì la pennetta nel computer per verificarne il contenuto venne investito dall’esplosione. Sparacio venne arrestato dalla polizia. Aveva già colpito altre volte.

Nell'abitazione di Pantelleria gli investigatori scoprirono manuali sugli esplosivi ed un vero e proprio laboratorio dove il professionista avrebbe potuto preparare congegni e miscelare sostanze chimiche.

Oltre alla pen drive scoppiata in Procura a Trapani, Sparacio ha confezionato un altro ordigno pen drive, con obiettivo una persona che aveva comprato all'asta un appartamento della famiglia. La stessa dinamica accade a Palermo nel mese di Luglio del 2016. Sparacio invia una busta anonima al pub dove lavorava l'acquirente. Un ragazzo, trova la busta, attacca la pen drive al pc e ci rimette due dita. Da questo episodio i poliziotti capiscono che la tecnica è la stessa, e collegano gli episodi di Palermo e Trapani e intuiscono il movente.