I Ris dei carabinieri hanno trovato alcune tracce di vernice bianca sulla prua della petroliera Vulcanello, che si trova nel porto di Augusta.
Ora bisognerà verificare se sono compatibili con la vernice del "Nuova Iside", il peschereccio di Terrasini affondato con a bordo Matteo, Giuseppe e Vito Lo Jacono. Al momento l'ipotesi su quanto realmente accaduto, è che le due imbarcazioni siano entrate in collisione e subito dopo il peschereccio a causa dell'urto sia colato a picco nel mare tra San Vito Lo Capo e Ustica.
La procura di Palermo ha iscritto nel registro degli indagati, con l'accusa di omicidio colposo e omissione di soccorso, il comandante della petroliera e l'armatore della società Augustadue del gruppo Mednav e due ufficiali di bordo.
Il relitto del "Nuova Iside" nei giorni scorsi è stato localizzato a 1400 metri di profondità da una nave della Marina Militare. E dalla Calabria è giunta notizia del ritrovamento in mare a Gioia Tauro di un cadavere che potrebbe essere quello di Vito Lo Iacono, ancora disperso.
La famiglia è disponibile a collaborare e fornire il Dna per un eventuale confronto con quello del corpo recuperato. Nei prossimi giorni la Marina effetturerà nuovi supralluoghi e con un robottino cercherà di entrare all'interno del peschereccio per verificare se ci sia intrappolato il corpo del 26enne.