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22/06/2020 06:00:00

Coronavirus, meno malati e più guariti. Oms: "tre giorni e si esce dall'isolamento"

Numero delle vittime per coronavirus in Italia dopo il lockdown. Sono 24 nelle ultime 24 ore, a fronte delle 49 di ieri.

Per trovare così pochi deceduti in un giorno, oltre al 15 giugno in cui erano 26, bisogna risalire a fine febbraio. In Lombardia nell'ultima giornata si sono sono registrate 13 vittime, mentre ieri erano state 23. Il numero totale delle vittime in Italia sale dunque a 34.634. Il dato è stato reso noto dalla Protezione Civile.

Sono 238.499 i contagiati. L'incremento giornaliero è di 224 nuovi contagi, in calo rispetto a ieri (quando era stato di 262), 128 dei quali in Lombardia, pari al 57,1%. Il dato della Protezione civile comprende attualmente positivi, vittime e guariti. Sono 7 le regioni ad aumento zero: Marche, Abruzzo, Umbria, Sardegna, Valle d'Aosta, Molise e Basilicata.

 Sono saliti a 182.893 i guariti e i dimessi per il coronavirus in Italia, con un incremento rispetto a ieri di 440. Sabato l'aumento era stato di 546. Scendono ancora ricoveri in terapia intensiva dei malati di coronavirus: oggi sono 148 i pazienti ricoverati nei reparti di rianimazione, 4 meno di ieri. In Lombardia sono 53, uno meno di ieri. I malati ricoverati con sintomi sono invece 2.314, con un calo di 160 rispetto a ieri, mentre quelli in isolamento domiciliare sono 18.510, con un calo di 76 rispetto a ieri. Sono 20.972 i malati di coronavirus in Italia, 240 meno di ieri, quando il calo degli attualmente positivi era stato di 331.

La Situazione nelle Regioni - Nel dettaglio - secondo i dati diffusi dalla Protezione Civile - gli attualmente positivi sono 13.843 in Lombardia (-68), 2.013 in Piemonte (-75), 1.172 in Emilia-Romagna (-35), 583 in Veneto (-8), 365 in Toscana (-49), 248 in Liguria (-2), 991 nel Lazio (+4), 527 nelle Marche (-12), 126 in Campania (+1), 222 in Puglia (+2), 53 nella Provincia autonoma di Trento (+2), 141 in Sicilia (+1), 78 in Friuli Venezia Giulia (-5), 403 in Abruzzo (-1), 75 nella Provincia autonoma di Bolzano (-1), 15 in Umbria (-2), 28 in Sardegna (+0), 5 in Valle d'Aosta (-1), 36 in Calabria (+6), 40 in Molise (-13), 8 in Basilicata (+0). Quanto alle vittime, sono in Lombardia 16.570 (+13), Piemonte 4.051 (+6), Emilia-Romagna 4.231 (+1), Veneto 2.002 (+0), Toscana 1.095 (+0), Liguria 1.549 (+4), Lazio 827 (+0), Marche 994 (+0), Campania 431 (+0), Puglia 540 (+0), Provincia autonoma di Trento 466 (+0), Sicilia 280 (+0), Friuli Venezia Giulia 344 (+0), Abruzzo 459 (+0), Provincia autonoma di Bolzano 292 (+0), Umbria 78 (+0), Sardegna 132 (+0), Valle d'Aosta 146 (+0), Calabria 97 (+0), Molise 23 (+0), Basilicata 27 (+0). I tamponi per il coronavirus sono finora 4.984.370, in aumento di 40.454 rispetto a ieri. I casi testati sono finora 3.041.750.

Nuove regole regole dell'OMS per isolamento positivi - Cambiano le raccomandazioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) per il rilascio dall'isolamento dei pazienti che hanno contratto l'infezione da nuovo coronavirus. Non servono più necessariamente due tamponi negativi a distanza di almeno 24 ore, oltre alla guarigione clinica. Le linee guida provvisorie dell'Oms aggiornate il 27 maggio prevedono che bastino tre giorni senza sintomi (inclusi febbre e problemi respiratori). "I criteri aggiornati - specifica l'Oms - riflettono i recenti risultati secondo cui i pazienti i cui sintomi si sono risolti possono ancora risultare positivi per il virus SarsCoV2 mediante tampone RT-PCR per molte settimane. Nonostante questo risultato positivo del test, è improbabile che siano infettivi e pertanto che siano in grado di trasmettere il virus a un'altra persona". Secondo il documento dell'Oms i criteri per la dimissione di pazienti dall'isolamento senza necessità di ripetere il test sono i seguenti: per i pazienti sintomatici 10 giorni dopo l'insorgenza dei sintomi, più almeno 3 giorni aggiuntivi senza sintomi (inclusi febbre e sintomi respiratori): per i casi asintomatici:10 giorni dopo il test positivo per SarsCov2.

Gli esempi dell'Oms: "se un paziente ha avuto sintomi per due giorni, potrebbe essere esentato dall'isolamento dopo 10 giorni più 3, pari a 13 giorni dalla data di insorgenza dei sintomi; un paziente con sintomi per 14 giorni, può essere dimesso (14 giorni più 3 giorni, pari a 17 giorni dopo la data di insorgenza dei sintomi; con sintomi per 30 giorni, il paziente può essere dimesso (30 giorni più 3 , quindi 33 giorni dopo l'insorgenza dei sintomi)"." Nel documento si legge inoltre che i Paesi possono scegliere di continuare a considerare il risultato dei test fra gli elementi per i criteri di rilascio. In tal caso, è possibile utilizzare la raccomandazione iniziale di "due test negativi basati sulla Pcr a distanza di almeno 24 ore".La decisione di modificare le linee guida e' stata presa iconsiderando che il virus attivo non risulta presente, se non raramente, nei campioni respiratori dei pazienti dopo 9 giorni dall'insorgenza dei sintomi, in particolare nei casi di infezione lieve di solito accompagnati da livelli crescenti di anticorpi neutralizzanti e dalla risoluzione dei sintomi.

Le nuove linee guida dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) sulla certificazione della guarigione dalla Covid-19 dovranno essere approdondite dal Comitato Tecnico Scentifico (Cts) del ministero della Salute in quando potrebbero indicere sulle disposizioni in vigore in Italia. Lo rileva il ministro della Salute, Roberto Speranza, in una lettera al Cts. "Le nuove linee guida dell'Oms relative alla modalità di certificazione della guarigione - ha scritto Speranza al Cts - segnano un cambiamento che può incidere significativamente sulle disposizioni finora adottate e vigenti nel nostro Paese. Chiedo - ha aggiunto nella lettera - di poter affrontare il delicato tema nel Cts, fermo restando il principio di massima precauzione che ci ha guidato finora".

Inps: Tridico, in 25 mila non hanno ricevuto la Cig - "Le persone che non hanno ricevuto la cig, almeno una prestazione, sono 25 mila persone al 31 di maggio". Lo ha detto il presidente dell'Insp Pasquale Tridico parlando a 'In Mezz'ora in più'. "Sono posizioni che noi stiamo valutando", ha chiarito Tridico, precisando che "134 mila sono persone che prevalentemente hanno mandato le domande di cig a giugno. Fino a maggio è tutto pagato tranne quelle 25 mila posizioni che stiamo verificando. Delle nuove, cioè di giugno, è un flusso continuo oramai".
"La cig è stata pagata in gran parte (5,3 mln di prestazioni) dall'Inps e 4,7 milioni anticipata dalle aziende. Non pagata, paga sempre l'Inps. Che le aziende anticipino la cig è una regola. Abbiamo il pagamento diretto che ha funzionato molto, per 5,3 milioni di prestazioni. Per oltre 4 milioni invece le aziende hanno anticipato, ma sono soldi rientreranno attraverso contributi che non devono pagare", ha chiarito ancora Tridico.

Università: con il Covid 10 mila iscritti in meno - Nel 2020/21 si rischia un crollo degli iscritti all'Università: 10.000 iscritti in meno, di cui due terzi al Sud. E' quanto risulta dalle stime dello Svimez, secondo cui "una valutazione dei possibili effetti della crisi Covid sulle iscrizioni all'Università nel prossimo anno accademico, basata su quanto accadde nella precedente crisi, fa scattare l'allarme, soprattutto con riferimento al Mezzogiorno".

Replicando lo schema che si è manifestato all'indomani della crisi 2008-2009 e nell'ipotesi di un peggioramento dei tassi di passaggio scuola-Università ai livelli degli anni precedenti, lo Svimez stima che la diminuzione degli immatricolati su scala nazionale ammonti a circa 9.500 studenti di cui circa 6.300 nel Mezzogiorno e 3.200 per il Centro Nord.

Al 2020 si stimano approssimativamente 292.000 maturi al Centro Nord e circa 197.000 al Mezzogiorno, si legge nella nota dello Svimez a cura del direttore Luca Bianchi e di Gaetano Vecchione (Svimez - Univ. Federico II Napoli). Stimando l'impatto della crisi economica sul tasso di passaggio scuola/università, lo Svimez evidenzia che la precedente crisi ha evidenziato una elevata elasticità di tale tasso all'indebolimento dei redditi delle famiglie soprattutto nel Mezzogiorno: alla luce di ciò si stima una riduzione del tasso di proseguimento di 3,6 punti nel Mezzogiorno e di 1,5 nel Centro-Nord

Coronavirus nel mondo - Nelle ultime due settimane i casi di coronavirus in USA sono aumentati a livello nazionale del 15% e continuano a salire in 18 Stati del Sud, del West e del Midwest. Sia venerdi' che sabato negli Stati Uniti ci sono stati oltre 30 mila contagi, il livello piu' alto dal primo maggio. La media dei morti degli ultimi 14 giorni pero' e' scesa del 42%. Lo scrive il New York Times. Sette Stati hanno raggiunto il loro record di casi in un giorno ieri ed altri cinque nel corso della settimana. Nel primo gruppo rientrano Florida (in testa con 4049 nuovi contagi), South Carolina, Missouri, Nevada, Arizona, Utah e Montana. Nel secondo California, Texas, Alabama, Oregon e Oklahoma, dove ieri Donald Trump ha tenuto il suo primo comizio dopo l'emergenza covid-19.

Nuovo balzo per l'indice R0 in GERMANIA che passa da 1,79 a 2,88, stando all'Istituto Robert Koch, secondo cui la cifra si basa su una media di quattro giorni. Lo riferisce Sky News. La Germania è alle prese con un allarmante focolaio in Nordreno-Vestfalia legato al mattatoio Toennies, che ha fatto registrare oltre mille contagi.

Il bilancio dei casi di coronavirus NEL MONDO ha superato oggi la soglia degli 8,8 milioni: è quanto emerge dai dati pubblicati dalla Johns Hopkins University. Secondo i conteggi dell'università americana, i contagi accertati nel mondo sono 8.802.328, inclusi 464.510 decessi. Finora sono guarite 4.366.818 persone.

Dopo quasi 100 giorni di confinamento e sei proroghe dello stato di allerta, la SPAGNA entra da oggi nella cosiddetta nuova normalità, revocando le restrizioni alla mobilità e aprendo le frontiere con l'Ue (ad esclusione del Portogallo) e verso il Regno Unito.

In INDIA il bilancio dei casi di coornavirus ha superato quota 400.000: è quanto emerge dai conteggi della Johns Hopkins University. I contagi accertati finora nel Paese sono stati 410.451, inclusi 13.254 decessi. Le persone guarite sono 227.728.

In AMERICA LATINA i contagi causati dalla pandemia hanno superato i due milioni. Oltre al Brasile, che denuncia oltre la metà dei casi, contribuiscono al pesante bilancio il Perù ed il Cile.