Bandiere a mezz’asta al comune di Montelepre e saracinesche dei negozi abbassati durante i funerali di Antonino Candela, l’operatore ecologico di 57 anni che ha perso la vita in un tragico incidente stradale sull'autostrada A29. Il sindaco Maria Rita Crisci ha proclamato il lutto cittadino in segno di rispetto dell’operaio morto sul lavoro.
La vittima era alla guida di un autocompattatore dell’Agesp diretto a Trapani, la società che gestisce il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti nell’Aro Montelepre – Giardinello. Poco dopo le 14,00, ha perso il controllo del mezzo pesante, schiantandosi contro il guardarail che delimita le corsie opposte dell’autostrada A29, al km 13 della diramazione Alcamo- Trapani, poco dopo lo svincolo di Segesta.
L’autocompattatore ha finito la corsa ribaltandosi. A nulla sono serviti i soccorsi. Antonino Candela è stato trovato morto con il cranio fracassato. La fiancata sinistra del mezzo pesante si sarebbe trascinata per circa 30 metri sulle barriere spartitraffico dotate anche di paletti in ferro, prima di fermarsi sfondando la cabina. E’ rimasto schiacciato tra le lamiere dell’autocompattatore e quelle del guardarail. Un impatto violentissimo che non gli ha lasciato scampo. E’ stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco di Alcamo per estrarre il suo corpo dalla cabina.
La polizia stradale - riporta teleoccidente - intervenuta sul posto per i rilievi di rito avrebbe in un primo momento ipotizzato che, a provocare l’incidente poteva essere stato un malore improvviso o un colpo di sonno. Ma secondo alcune indiscrezioni, sull’asfalto sarebbero state trovate tracce di frenate del mezzo pesante cominciate circa 400 metri prima da dove è avvenuto lo schianto. Non è escluso, quindi, che un guasto improvviso al mezzo pesante abbia fatto perdere il controllo all’autista.