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28/06/2020 20:00:00

Strage di Ustica, le commemorazioni e gli appelli per la verità 

 Nel giorno del 40° anniversario della Strage di Ustica, nelle diverse manifestazioni organizzate in memoria delle vittime, da Bologna, a Palermo e a Marsala sono stati unanimi gli appelli affinché si arrivi alla verità.

Su tutti l'intervento del Capo dello Stato che intervenuto a Bologna ha chiesto anche la collaborazione dei Paesi esteri coinvolti e che comunque sarebbero in gradi di fornire un apporto alla verità sull'abbattimento del volo Itavia inabbisatosi con le 81 persone a bordo tra l'isola di Ponza e Ustica. 

  «La strage avvenuta nel cielo di Ustica la sera del 27 giugno 1980 è impressa nella memoria della Repubblica con caratteri che non si potranno cancellare - le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella -. Nella ricorrenza dei quarant'anni, sentiamo ancora più forte il legame di solidarietà con i familiari delle ottantuno vittime e ci uniamo nel ricordo di chi allora perse la vita, con una ferita profonda nella nostra comunità nazionale».

«La condivisione di tanto dolore è stata ed è anche motivo di testimonianza e di impegno civile. Il quadro delle responsabilità e le circostanze  - continua Mattarella - che provocarono l'immane tragedia tuttora non risulta ancora ricomposto in modo pieno e unitario. Tuttavia molta strada è stata percorsa dopo che reticenze e opacità erano state frapposte al bisogno di verità, incomprimibile per una democrazia e uno Stato di diritto».

«La Repubblica e la tenacia e professionalità di uomini dello Stato -prosegue il capo dello Stato- hanno consentito di diradare nebbie; e ciò è stato possibile grazie anche alla determinazione e alla passione civile delle famiglie delle vittime e di quanti le hanno sostenute nelle istituzioni e nella società. Non può e non deve cessare l'impegno a cercare quel che ancora non appare definito nelle vicende di quella sera drammatica. Trovare risposte risolutive, giungere a una loro ricostruzione piena e univoca richiede l'impegno delle istituzioni e l'aperta collaborazione di Paesi alleati con i quali condividiamo comuni valori. Il dovere della ricerca della verità -conclude Mattarella- è fondamentale per la Repubblica».

La manifestazione a Marsala l'intervento del sindaco Alberto Di Girolamo: "Anche oggi, come ogni anno, abbiamo ricordato, nel 40esimo anniversario della tragedia verificatasi di notte nel cielo di Ustica, l'abbattimento del DC-9, un episodio dai contorni ancora misteriosi, benchè sembri ormai acclarata la tesi che l'aereo sia stato abbattuto da un missile, la cui provenienza è però incerta. Anche da Marsala chiediamo a gran voce la verità su quella tragedia, perché in un Paese democratico conoscere la verità è un diritto, di tutti, dell'opinione pubblica e soprattutto delle famiglie delle vittime che attendono una definitiva parola giustizia e verità. E oggi a Marsala in occasione dell'anniversario, i familiari delle vittime, assieme all'associazione 'Libera contro le mafie', e all'Amministrazione, hanno commemorato la strage, nel corso del consueto Memorial "Ustica, per non dimenticare".

E sulla Strade di Ustica c'è anche l'intervento del presidente dell'Anci Sicilia Leoluca Orlando: “L’importanza della memoria deve essere uno dei valori fondamentali di questo nostro tempo che si muove a volte con troppa fretta e non tiene conto di molte tappe fondamentali della nostra storia. Ricordare il disastro aereo di Ustica di 40 anni fa significa non solo onorare la memoria delle 81 vittime innocenti di una strage senza colpevoli, ma anche ribadire che dopo il dolore e la disperazione rimane insopprimibile il bisogno della verità, mortificata da decenni di complicità istituzionali e internazionali”. 

Associazione Archè ONLUS - Il 27 giugno 2020 prima al monumento ai mille e poi alle "due rocche" per non dimenticare.... Quarant'anni fa la strage di Ustica, il Dc9 decollato da Bologna e mai arrivato a Palermo. Perderanno la vita 69 adulti e 12 bambini... Una strage senza colpevoli... . Insieme ai familiari, in un dolore ancora più forte per una verità negata.