Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
02/07/2020 12:11:00

Antimafia, la parcella da 120 milioni di euro per quattro amministratori nominati dalla Saguto 

 120 milioni di euro circa, per un anno di lavoro. E' la parcella mostruosa presentata da quattro amministratori giudiziari dell'Italgas, società messa sotto sequestro dal Tribunale di Palermo - Sezione Misure di Prevenzione, e nominati da Silvana Saguto.

La parcella riguarda il periodo che va da Luglio 2014 al Luglio 2015.

I quattro ormai ex amministratori giudiziari dell’Italgas, come scrive Riccardo Arena sul Giornale di Sicilia in edicola, ora presentano il conto. Un conto salato, salatissimo, che potrebbe portare a ciascuno di loro 30 milioni, da porre a carico dell’Erario.

L’Italgas è una azienda-colosso nel campo dell’energia che fu sottoposta dalla sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Palermo, presieduta da Silvana Saguto, a una procedura - poi revocata in appello - di sostanziale ripulitura da incrostazioni e infiltrazioni mafiose. Provocate dalla presenza negli appalti di aziende del gruppo degli imprenditori di Belmonte Mezzagno Cavallotti, sottoposti nei primissimi anni Duemila a una confisca per la loro pericolosità sociale, sebbene assolti in campo penale.

L’amministrazione giudiziaria durò dodici mesi e venne affidata all’avvocato palermitano Andrea Aiello, all’ingegnere agrigentino Sergio Caramazza, al docente universitario della Scuola Sant’Anna di Pisa Marco Frey e al commercialista milanese Luigi Saporito. Nel luglio 2015 l’Italgas fu poi sottoposta per tre anni al controllo giudiziario.

È stata la prima volta che una società quotata subisce la misura del commissariamento. Italgas conta 1500 concessioni, una rete di distribuzione di 53 mila chilometri e 6 milioni di utenze a cui fornisce gas per quasi 7,5 miliardi di metri cubi.