Sessanta migranti sono in quarantena a Marsala, in una struttura di Via Mazara, vicino la scuola. "Ed altri ne devono arrivare" dicono gli abitanti della zona, che hanno contattato allarmati la redazione di Tp24. "Siamo molto preoccupati - dicono - perchè queste persone potrebbero avere il coronavirus".
E' anche vero, però, che la quarantena, controllata dalla polizia, serve proprio ad isolare i migranti, in attesa dei tamponi. Insomma, non c'è pericolo alcuno, se le persone rispettano le regole.
E' una vicenda che sta creando molte tensioni, perchè è gestita male, ad ogni livello. A Lampedusa l'hotspot è pieno, e così i migranti, che hanno ripreso ad arrivare in questi giorni, sono stati distribuiti in altri centri, tra cui Marsala.
Dei 15 casi positivi scoperti ieri in Sicilia, per 11 erano di persone migranti.
E' per questo che dal Ministero dell'Interno stanno pensando di utilizzare anche le navi militari, per ospitare a bordo i migranti in quarantena, e di affittare altre navi, come è successo con la Moby al largo di Porto Empedocle.
Un'ordinanza del governo Musumeci, prevede chei migranti che raggiungono le coste siciliane con imbarcazioni di grandi dimensioni, con mezzi di soccorso delle Ong o con mezzi propri sono sottoposti a visite mediche per accertare la loro condizione di salute e l'eventuale infezione da Covid-19; sono quindi posti in regime di quarantena per un tempo non inferiore a 14 giorni a bordo della nave di arrivo, se consentito in sicurezza, o su 'navi-quarantena' preposte dalle autorità del governo centrale.
Il provvedimento prevede anche l'obbligo di eseguire gli accertamenti sierologici per tutti i migranti e anche il tampone per chi presenta i sintomi da infezione da Coronavirus. Gli esami, dove possibile, sono da eseguire sulle navi.
Previsto anche che "le Prefetture competenti informino dell'arrivo dei migranti l'autorità sanitaria regionale" e che "del trasferimento dei migranti presi in carico nei centri d'accoglienza e comunque sbarcati in Sicilia" venga "data tempestiva comunicazione da parte delle Prefetture competenti per territorio al dipartimento della Protezione civile della Presidenza della Regione Siciliana".