Il Sindaco di Favignana, Giuseppe Pagoto, è stato sospeso dal Prefetto. Anche a Favignana, come già successo ad Erice qualche giorno fa dopo la sospensione della Sindaca Toscano, le funzioni del Sindaco saranno esercitate dal suo vice, Lorenzo Ceravolo. Pagoto è stato arrestato venerdì nell'ambito dell'operazione "Aegades", della Procura di Trapani. Tante le accuse: corruzione, abuso, falso, frode, truffa. Da domani cominciano gli interrogatori di garanzia. Noi continuiamo i nostro approfondimenti su quello che è emerso nel sistema corruttivo che guidava le isole Egadi.
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Soldi a go-go ad associazioni, comitati e circoli per assicurarsi il consenso elettorale.
Nell’ultimo quinquennio, il sindaco di Favignana, Giuseppe Pagoto, avrebbe erogato contributi per oltre un milione di euro. L’associazione musicale “Aegusea” sarebbe una di quelle che avrebbe beneficiato di contributi più copiosi. E’ quanto emerge dall’inchiesta della Guardia di Finanza che ha colpito il Comune delle Egadi.
L'associazione Aegusea - E’ il 29 novembre del 2018. Ignazio Galuppo, cassiere dell’associazione “Aegusea”, si reca dal sindaco per sollecitare il pagamento degli spettacoli messi in scena durante l’estate. Nell’ufficio di Giuseppe Pagoto, dove avviene l’incontro, ci si sono il presidente del Consiglio comunale Ignazio Galuppo, cugino del cassiere, e il consigliere comunale Ignazio Lucido. Alla richiesta di Galuppo, il sindaco gli rinfaccia di non essere stato votato dai componenti della banda musicale – 60 persone, in tutto – e dai loro familiari.
Il sindaco "tradito" - “Io non lo meritavo che la banda non mi votasse. Hanno tradito, hanno tradito”. Il sindaco è amareggiato, anche perché all’associazione aveva aumentato il contributo annuo in virtù di una convenzione stipulata con il Comune. “Ma tu scherzi?”, replica Galuppo e al sindaco sottolinea di avergli assicurato 111 consensi, facendo anche i nomi di alcune persone che lo avevano votato.
Quel post su facebook su mancato pagamento all'associazione - Sempre in merito ai contributi erogati a favore dell’associazione “Aegusea”, assai significativa è l’intercettazione ambientale del 28 gennaio 2019. Il sindaco parla con gli assessori Sammartano e Monteleone. Pagoto è deluso perché su Facebook è comparso un post che fa riferimento al mancato pagamento dei contributi a favore dell’associazione. Il primo cittadino teme che la vicenda possa messere strumentalizzata dall’opposizione e al tempo stesso si mostra rammaricato perché lui si è sempre battuto e impegnato per l’associazione.
Gestione affaristica e clientelare del Comune di Favignana - Monteleone, allora, gli promette che avrebbe subito provveduto a predisporre un atto amministrativo per liquidare all’associazione la somma di 13 mila euro, sottolineando anche di aver preparato anche la nuova convenzione per erogare all’associazione la somma di 18.500 euro annui. La gestione affaristica e clientelare del Comune di Favignana, secondo la tesi degli inquirenti, si evincerebbe anche dalla circostanza che il sindaco Giuseppe Pagoto ripagava, facendoli lavorare, coloro che gli avevano procurato voti.
Il lavoro per uno dei suoi sostenitori - E’ il caso di Francesco Campo che venne assunto per essersi speso a favore di Giuseppe Pagoto durante la campagna elettorale del 2018. Francesco Campo doveva essere premiato e parlando con l’assessore Giovanni Sammartano, il sindaco dice espressamente di adoperarsi per dargli un incarico: “Una ordinanza urgente, per tre mesi, gli affidiamo il servizio, la gestione delle manovre dell’acqua della ditta di Levanzo”. Ed ecco l’escamotage: assegnare piccoli lavori di manutenzione alla ditta EdiLevanzo Srl che in cambio avrebbe assunto Francesco Campo. Il titolare della ditta, Giuseppe Campo, peraltro è cognato della persona da assumere.
L’8 novembre del 2018, Giuseppe Campo viene ascoltato dai magistrati: “Sì, posso dirvi che subito dopo le elezioni, nel mese di giugno del 2018, il sindaco Pagoto è venuto a Levanzo e abbiamo parlato della gestione della rete idrica e della persona che si doveva occupare di questo servizio. Pertanto, al fine di trovare una soluzione per l’impiego e fare un favore a mio cognato, Francesco Campo, è stato concordato di fare un affidamento alla mia ditta dei suddetti lavori ed io poi avrei assunto mio cognato, visto che non c’era possibilità che venisse assunto direttamente dal Comune”.
Alla fine Francesco Campo venne assunto. I lavori affidati alla ditta di Levanzo riguardavano la riparazione della linea idrica di Capo Grosso. “E’ stato il sindaco – ha dichiarato agli inquirenti Giuseppe Campo – a propormi questi lavori per assumere mio cognato”.
Secondo gli inquirenti è un vero sistema affaristico all'interno del Comune, quello scoperto dalle Fiamme Gialle nell'operazione "Aegades". Si va dai contributi alle associazioni, decise dall'amministrazione del sindaco Pagoto, e in un certo qual modo, commisurate ai voti che contribuivano alla sua elezione, alle assunzioni per chi, come Francesco Campo, si era speso per il sindaco e per il buon esito della campagna elettorale e dunque meritevole di trovare una occupazione lavorativa.