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01/08/2020 06:00:00

Coronavirus, 16 casi positivi in Sicilia. Musumeci dice no alla tendopoli dei migranti

E' ancora alto il numero di contagi  in Sicilia. Sono sedici nelle ultime 24 le persone positive al Covid-19.  Cinque contagi si sono registrati nel Palermitano, tre a Catania e uno a Messina. Sette casi nel Ragusano. Si tratta di migranti, per i casi del capoluogo, 4 arrivano da Lampedusa, e sono stati trasferiti al San Paolo Palace.

I dati dalla Regione - Salgono a 40 i ricoverati in ospedale, 2 in terapia intensiva e 235 in isolamento domiciliare: 275 gli attuali positivi al coronavirus. Sono 3.288 le persone che fino ad oggi hanno avuto la malattia; fermo, fortunatamente ormai da due settimane, rimane il numero dei decessi: 283. I tamponi effettuati da ieri ad oggi sono stati 2778 (quasi 277 mila in totale).

Sulla situazione migranti il presidente Nello Musumeci dice no alla tendopoli disposta dal Governo -  "Il governo nazionale ha ordinato di allestire una tendopoli per centinaia di migranti nelle campagne tra #Vizzini e #Militello in Val di #Catania. Il governo della Regione Siciliana è totalmente contrario. Forse qualcuno a Roma, al posto di arrossire per l'incapacità manifestata nell'adottare un Piano organico sull'immigrazione durante l'emergenza Covid, pensa di poter continuare a trattarci da campo profughi d'Europa. Avevo detto che siamo e saremo contrari al ritorno del business dell'immigrazione e delle facili illusioni per disoccupati disperati. Pensare a una sorta di campo di concentramento per centinaia e centinaia di persone, in tempo di epidemia, significa essere semplicemente irresponsabili. Il ministro dell’Interno intervenga: di tendopoli e di affaristi la #Sicilia non vuole più sentirne".

In provincia di Trapani -  Sono negativi, non hanno il Coronavirus i 107 migranti sbarcati ieri alle Egadi, tra Marettimo e Favignana e che ora si trovano nel centro di accoglienza di Milo, in via precauzionale, in isolamento per 15 gioni. I tamponi ai quali sono stati sottoposti sono tutti negativi, tranne per due persone che sono positive alle IGG, un esame creato per studiare l’immunizzazione del singolo soggetto nei confronti del Covid-19. In pratica, queste persone sono entrate in contatto con il virus ma il proprio organismo sta reagendo e lo sta sconfiggendo. E sono sempre cinque i positivi al Coronavirus nel trapanese. I casi sono così distribuiti: due a Marsala, uno a Mazara, unao ad Alcamo e uno a Partanna. L'Asp ha comunicato di aver effettuato in totale 19.909 tamponi e 9.488 test sierologici su personale sanitario. 

 I dati nazionali - Sono 379 i nuovi casi in tutto il Paese (il giorno prima erano stati 386 in più), secondo i dati del ministero della Salute. Le vittime sono 9 (ieri erano state 3). I tamponi effettuati sono stati 68.444, in ulteriore aumento di quasi 7 mila rispetto a ieri. I nuovi casi si registrano soprattutto in Veneto (+117) e in Lombardia (+77). Una sola regione senza nuovi contagiati, la Valle d'Aosta.

Tornano a diminuire i pazienti in terapia intensiva che in 24 ore passano da 47 a 41 (-6). Calano anche i ricoverati con sintomi (-32), che sono ora 716. Le persone in isolamento domiciliare sono 11.665 (+230), gli attualmente positivi 12.422 (+192). I dimessi e guariti sono 199.974 (+178). I casi totali sono ora 247.537, i deceduti 35.141.

"Persiste una trasmissione diffusa del virus che, quando si verificano condizioni favorevoli, provoca focolai anche di dimensioni rilevanti, talvolta associati all'importazione di casi da Stati esteri. Il numero di nuovi casi di infezione sebbene rimanga nel complesso contenuto mostra una tendenza all'aumento. Si ribadisce di rispettare i provvedimenti quarantenari, anche identificando strutture dedicate, sia per le persone che rientrano da paesi per i quali è prevista la quarantena e sia a seguito di richiesta dell'autorità sanitaria essendo stati individuati come contatti stretti di un caso. In caso contrario, nelle prossime settimane, potremmo assistere ad un aumento rilevante nel numero di casi a livello nazionale". E' quanto si legge nel monitoraggio settimanale condotto dall'Iss e dal ministero della Salute.

"Complessivamente il quadro generale della trasmissione e dell'impatto dell'infezione da SARS-CoV-2 in Italia - prosegue la nota dell'Iss-Ministero della Salute - sebbene non in una situazione critica, mostra dei segnali che richiedono una particolare attenzione. A livello nazionale, si osserva un aumento nel numero di nuovi casi diagnosticati e notificati rispetto alla settimana di monitoraggio precedente, con Rt nazionale = 0.98, sebbene sia maggiore ad 1 nel suo intervallo di confidenza maggiore.

L'Ue pensa all'acquisto di 300 mln di vaccini - La Commissione europea ha concluso colloqui esplorativi con la società farmaceutica Sanofi per l'acquisto di un potenziale vaccino contro Covid-19, con un'opzione per tutti gli Stati membri dell'Ue. Una volta che il vaccino si sarà dimostrato sicuro ed efficace , la Commissione avrà un quadro contrattuale per l'acquisto di 300 milioni di dosi, per conto di tutti i 27 Paesi. Intanto la Commissione prosegue intense discussioni con altri produttori.

LA SITUAZIONE NELLE REGIONI

"Le stime Rt tendono a fluttuare in alcune Regioni/PPAA in relazione alla comparsa di focolai di trasmissione che vengono successivamente contenuti. Si osservano, pertanto, negli ultimi 14 giorni stime superiori ad 1 in otto Regioni dove si sono verificati recenti focolai. Seppur in diminuzione, in alcune realtà regionali continuano ad essere segnalati numeri di nuovi casi elevati. Questo deve invitare alla cautela in quanto denota che in alcune parti del Paese la circolazione di SARS-CoV-2 è ancora rilevante". È quanto emerge dal monitoraggio Iss-ministero della Salute in cui si sottolinea che "persiste l'assenza di segnali di sovraccarico dei servizi assistenziali". In quasi tutte le Regioni/PPAA sono stati diagnosticati nuovi casi di infezione nella settimana di monitoraggio corrente. Nella settimana di monitoraggio sono stati riportati complessivamente 736 focolai attivi di cui 123 nuovi. E' quanto fotografa il monitoraggio Iss-Ministero Salute. Oltre ai focolai attribuibili alla reimportazione dell'infezione,vengono segnalati sul territorio nazionale alcune piccole catene di trasmissione di cui rimane non nota l'origine. Questo evidenzia - prosegue l'Iss - come ancora l'epidemia in Italia di COVID-19 non sia conclusa. Si segnala in alcune Regioni/PA la presenza di nuovi casi di infezione importati da altra Regione e/oda Stato Estero. Si conferma perciò una situazione epidemiologica estremamente fluida. Negli ultimi 14 giorni stime superiori ad 1 in otto Regioni dove si sono verificati recenti focolai. Persiste l'assenza di segnali di sovraccarico dei servizi assistenziali. Seppur in diminuzione, in alcune realtà regionali continuano ad essere segnalati numeri di nuovi casi elevati. Questo - conclude l'iss - deve invitare alla cautela in quanto denota che in alcune parti del Paese la circolazione di SARS-CoV-2 è ancora rilevante. E' il Veneto la regione con l'indice Rt piu' alto in Italia secondo il monitoraggio settimanale dell'Istituto Superiore di Sanita' e del Ministero della Salute, con un valore di 1.66. Seguono la Sicilia (1.55), la Campania (1.44), entrambe la scorsa settimana sotto il valore soglia di 1. La Lombardia e il Piemonte invece si attestano ad un valore inferiore: 0.96 per la prima e 0.87 per la seconda.

VENETO - Per il governatore del Veneto Luca Zaia "clinicamente in questo momento non siamo in emergenza". "Abbiamo beccato i 131 positivi - spiega Zaia riferendosi ai nuovi casi di positività al Covid, tra i quali i 132 positivi (131 migranti e un mediatore culturale) riscontrati nel Centro di accoglienza dell'ex Caserma Serena di Casier, nel Trevigiano. - perché avevamo trovato tre sintomatici". Zaia sottolinea che i focolai in Veneto sono complessivamente 45. La comunità "deve avere la tranquillità" che dal Centro migranti di Casier "non si può uscire e non si può entrare per andarsi a prendere il virus" ha precisato Zaia. "I veneti hanno trascorso mesi chiusi in casa - puntualizza, alludendo alle proteste di alcuni migranti per l'isolamento - non capisco perchè questi signori stiano già alzando la voce perchè vogliono uscire. Qui si vede se esiste lo Stato oppure no". Per Zaia "resta sottinteso che strutture come l''ex caserma Serena e altre che ha il Veneto devono essere dismesse. E' ormai certificato che questo sistema di ospitalità è fallimentare, lo è socialmente, culturalmente, sanitariamente, economicamente, in tutti i sensi".

PIEMONTE - Preoccupa anche la situazione in Piemonte dove nell'ultima settimana i nuovi casi di positività al Covid-19 sono quasi raddoppiati a causa del focolaio fra gli stagionali di Saluzzo e dei casi importati da altre Regioni e dall'estero come ha riferito il presidente della Regione, Alberto Cirio, in occasione della firma del protocollo con i sindacati per la nascita di un Tavolo permanente sulla sanità. I dati saranno contenuti nel report sull'ultima settimana che il ministero della Salute trasmetterà oggi sul monitoraggio della Fase due.

SARDEGNA- In Sardegna intanto salgono a 1.404 i casi di positività al Covid-19 accertati dall'inizio dell'emergenza. Nell'ultimo aggiornamento dell'Unità di crisi regionale si registrano 10 casi positivi, riconducibili a migranti arrivati nell'Isola nei giorni scorsi. Resta invariato il numero delle vittime, 134. In totale sono stati eseguiti 106.345 tamponi. I pazienti ricoverati in ospedale sono tre, nessuno in terapia intensiva, mentre 30 sono le persone in isolamento domiciliare. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 1.234 pazienti guariti, più altri 3 guariti clinicamente. Sul territorio, dei 1.404 casi positivi complessivamente accertati, 261 sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 116 nel Sud Sardegna, 61 a Oristano, 83 a Nuoro, 883 a Sassari.

LOMBARDIA- In Lombardia permane l'obbligo di utilizzare la mascherina al chiuso fino al 10 settembre mentre all'aperto è necessaria nel caso in cui non sia possibile garantire il distanziamento sociale. E' comunque indispensabile averla sempre con sé e indossarla anche sui mezzi di trasporto pubblico. Lo prevede la nuova ordinanza firmata dal presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, in vigore dal primo agosto al 10 settembre.