Due mondi diversi. Così vicini eppure così lontani. Sull'arenile della spiaggia ricavata sotto le mura di Tramontana, nella zona del centro storico di Trapani, i bagnanti, residenti e turisti, si godono gli ultimi scampoli di una estate anomala, prendendo la tintarella e facendo un bagno rigenerante in un mare bello e invitante.
Davanti a loro, ferma al largo della costa, la nave quarantena. A bordo, 602 migranti che non possono sbarcare. Ventiquattro di loro sono affetti da Covid.
E sull'Azzurra Napoli comincia a serpeggiare il malessere, frutto di una "detenzione" che comincia ad essere pesante. Ieri sera un extracomunitario ha ingoiato una lametta, creando momenti di tensione. Subito trasbordato e accompagnato in ospedale. Un singolo caso per fortuna. La maggior parte di migranti è di nazionalità tunisina. Finito il periodo di quarantena per loro scatterà il rimpatrio. E gli altri? Probabilmente beneficeranno della protezione internazionale.
E i malati di Covid? Per il momento vengono curati sulla nave. Poi si vedrà. Anche il loro futuro è una incognita in un Paese che già offre poche certezze a chi lì vi è nato e lì continua a vivere. Due mondi diversi. Così vicini eppure così lontani.