i aggiunge una nuova ipotesi sulla morte di Viviana Parisi e la scomparsa del figlio Gioele di 4 anni. Come si apprende da ambienti giudiziari, si indaga su una possibile aggressione del bambino e della donna da parte di uno o due molossoidi, forse Rottweiler, che sarebbero stati visti nella zona. Dall’autopsia è emerso che sulla gamba della donna c’erano dei morsi di animale, ma per sapere di che tipo di animale si tratta bisogna attendere il risultato delle analisi dei medici legali.
Le ipotesi sono diverse. «Forse Viviana dopo avere scavalcato il guardrail è stata sorpresa dai cani che avrebbero aggredito il bambino, che gridava per la paura – spiega un investigatore – la donna ha provato a difendere il figlio ed è stata azzannata a una gamba. Chissà». Ma sono solo ipotesi al vaglio degli inquirenti. Cosa è accaduto dopo è ancora un giallo. Forse è salita sul traliccio per chiedere aiuto per il piccolo Gioele, o per scappare dai cani. E’ tutto avvolto nel buio. Intanto gli inquirenti hanno sentito il proprietario dei cani, ma quanto emerso è ancora top secret. E le indagini proseguono.
Le ricerche di Gioele vengono portate avanti da vigili del fuoco, forestali, protezione civile, polizia e carabinieri del gruppo Cacciatori di Sicilia. Con loro anche droni e cani molecolari. Controllati anche casolari e pozzi. Le indagini sono coordinate dalla Procura di Patti. Grazie ad un video recuperato a Sant’Agata di Militello prima che la donna avesse un incidente in galleria c’è un punto fermo: il bimbo era vivo a Sant’Agata di Militello e in buone condizioni. Al vaglio degli inquirenti c’è l’ipotesi che il bimbo sia morto nell’impatto e poi Viviana si sia suicidata magari seppellendo prima il corpo del figlioletto. Da giorni uomini della scientifica stanno analizzando i tabulati telefonici, il pilone nei pressi del quale è stato trovato il cadavere della donna e l’auto. Non si sono ancora presentati i turisti che hanno visto Viviana e il figlio dopo l’incidente.