Monitorare i focolai, aumentare i controlli per il rispetto delle restrizioni anticovid, controlli negli aeroporti.
In Sicilia, come nel resto del Paese, l’obiettivo è tentare di invertire la tendenza delle ultime settimane sul fronte dei contagi da Coronavirus. Nelle ultime settimane i casi si sono incrementati considerevolmente, e soltanto ieri si è registrata una diminuzione dei nuovi positivi in Sicilia, che però vede aumentare i ricoverati.
La principale indiziata è la movida. Pub, discoteche, luoghi di svago sono i contesti più attenzionati in questo momento per limitare i nuovi contagi da Coronavirus. L’ordinanza del Ministro della Salute sulla chiusura delle discoteche e l’obbligo di mascherina nei luoghi affollati ha prodotto una raffica di eventi da ballo annullati, anche in luoghi all’aperto. Lo stop alle discoteche non piace però al Silb Fipe, associazione italiana imprese di intrattenimento da ballo e di spettacolo, che ha deciso di ricorrere al Tar del Lazio per la riapertura dei locali.
Il Governo ha deciso di chiudere le danze, e questo ha prodotto, com’era prevedibile, una netta spaccatura nel mondo politico tra chi è per le chiusure e chi vorrebbe semplicemente più controlli. A proposito di controlli, serrati sono stati in provincia di Trapani da parte dei Carabinieri nel fine settimana di ferragosto.
A Castellammare del Golfo, ad esempio, un hotel, adibito a discoteca, ha ricevuto una pesante sanzione amministrativa e rischia di dover chiudere per non aver fatto rispettare le norme anticovid. In questo senso si inserisce la lettera inviata dal Viminale ai prefetti per convocare i comitati dell’ordine e sicurezza e aumentare i controlli nelle zone calde della movida.
Non solo movida ma occhi puntati anche su aeroporti, trasporti pubblici, e attenzione per chi torna dall’estero. A Villabate per esempio un ragazzo è tornato da Malta e ha contagiato sette persone e altre 20 sono in quarantena. In questo senso per chi arriva da Malta, Grecia, Croazia e Spagna è obbligato a registrarsi sul portale Siciliacoronavirus.it, e a tutti verrà effettuato il tampone.
I casi in Sicilia
Una nuova vittima del Covid 19 e 14 contagiati in più rispetto a ieri. E' questo il bollettino sul Coronavirus di oggi in Sicilia.
I nuovi casi sono in discesa rispetto ai giorni scorsi (domenica si sono registrati quasi 40 nuovi contagiati), ma come non avveniva da tempo si è registrata una vittima in Sicilia. Si tratta di una donna di 56 anni di Paternò, nel Catanese.
Aumentano anche i ricoverati, in totale sono 60, e una persona in più in terapia intensiva, sei in totale. I nuovi casi sono così distribuiti nelle province: cinque a Messina, 3 a Catania, 4 a Ragusa, 2 a Siracusa.
Gli attuali positivi, così salgono a 718, in virtù dei sei guariti e del decesso. Purtroppo come detto c'è da registrare un'altra vittima e così i morti salgono a 286.
Attualmente ci sono 60 persone ricoverate, 6 in terapia intensiva, 658 in isolamento domiciliare. Sono 1650 i tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. In totale, dall'inizio dell'epidemia sono 3760 le persone contagiate dall'inizio dell'epidemia mentre sono 2.776 i guariti, +7 rispetto a ieri.
In Italia in calo i nuovi casi in Italia di Coronavirus registrati nelle ultime 24 ore: sono 320, 159 in meno rispetto al giorno precedente. Ma ancora in diminuzione anche i tamponi: 30.666, seimila in meno di ieri. Costante il numero dei morti: 4. I maggiori incrementi di contagiati si sono verificate in Lazio (51), Veneto (46) e Lombardia (43). I casi totali salgono così a 254.235.Le vittime a 35.400. Molise e Basilicata sono le uniche regioni senza nuovi positivi.
Un nuovo lockdown? Sarebbe un disastro per la Sicilia
La Confcommercio Siciliana non ha dubbi. Nuove chiusure a causa del Coronavirus porterebbero a una catastrofe economica per l’Isola. Il presidente regionale di Confcommercio Francesco Picarella non ha usato mezzi termini: "Non possiamo permetterci un nuovo lockdown, né i cittadini comuni costretti a rivedere le loro vite, ma soprattutto le imprese che rischierebbero la definitiva chiusura, come tantissime altre che non ce l'hanno fatta a riaprire".
"Siamo molto preoccupati per la ripresa dei contagi - aggiunge - è necessaria una presa d'atto e di responsabilità da parte di tutti all'uso delle mascherine, al rispetto del distanziamento e delle norme anti Covid. La stretta del Governo sulle sale da ballo - prosegue - è un campanello d'allarme preoccupante e per la quale ognuno ha il dovere di porre la massima attenzione. Non solo discoteche e zone di movida e di divertimento, occorre una continua e responsabile azione di sensibilizzazione in tutti quei luoghi a rischio come uffici, mezzi di trasporto e attività in cui è possibile la diffusione del virus sensibilizzando all'uso dei dispositivi di protezione, per scongiurare la riacutizzazione della pandemia".
Ritorno a scuola a rischio.
Riapertura delle scuole a rischio a settembre. Il Governo e il Comitato tecnico scientifico sono preoccupati per l'aumento dei contagi da Covid 19. Una situazione che se non migliorerà potrebbe compromettere il ritorno in aula.
Proprio mercoledì 19 agosto gli esperti si riuniranno e sul tavolo avranno il dossier sulla riapertura delle scuole. “I numeri del contagio in Italia, anche se tra i più bassi in Europa, sono in crescita. Non possiamo vanificare i sacrifici fatti nei mesi passati. La nostra priorità deve essere riaprire le scuole a settembre in piena sicurezza”, ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza.
Il Comitato Tecnico Scientifico, secondo quanto già trapelato, nella riunione ribadirà che non si deroga all’obbligo del distanziamento fisico di un metro tra gli alunni in classe. Nel caso fosse impossibile garantire il metro di distanza gli studenti dovranno indossare la mascherina chirurgica e ci dovrà essere un’adeguata areazione.
La deroga sarà comunque consentita per un periodo limitato di tempo – continuano a ribadire i consulenti del governo- e nel frattempo dovranno essere adottate il prima possibile soluzioni per garantire il distanziamento prescritto.